(massima n. 1)
Nella truffa ai danni di istituti previdenziali, poiché l'accreditamento dei ratei avviene “sine causa” e rappresenta, perciò, un indebito vantaggio per il percettore ed un indubbio pregiudizio per l'ente erogante, il reato perdura fino a quando non vengano interrotte le riscossioni, con la conseguenza che il momento consumativo ed il “dies a quo” del termine di prescrizione coincidono con la cessazione dei pagamenti.