Cassazione penaleSez. VIsentenza n. 5541del 4 giugno 1996
(1 massima)
(massima n. 1)
Ai fini della sussistenza del delitto di maltrattamenti in famiglia il movente non esclude il dolo, alla cui nozione è estraneo, ma lo evidenzia, rivelando la comunanza del nesso psicologico fra i ripetuti e numerosi atti lesivi.