(massima n. 1)
È abnorme — perché annulla il contraddittorio previsto dalla legge, paralizzando il potere del P.M. di comparire in udienza — il provvedimento con il quale il giudice delle indagini preliminari, richiesto dal pubblico ministero di convalidare l'arresto e di applicare una misura custodiale, respinga la seconda richiesta e, non adempiendo al dovere impostogli dall'art. 390 c.p.p. di fissare l'udienza di convalida al più presto, ordini l'immediata liberazione dell'arrestato, arrogandosi un potere non spettantegli perché riservato solo al P.M. nella ricorrenza delle ipotesi previste dagli artt. 389 c.p.p. e 121 att.