Decreto di stato d'assedio
Nel diritto romano repubblicano, era il decreto con cui il senato affidava ai consoli i pieni poteri militari per la tutela dell'ordine pubblico contro i tentativi di eversione, mediante la formula: consules rem publicam defendant operamque dent, ne quid res publica detrimenti capiat ("i consoli tutelino l'ordine pubblico, e agiscano in modo che esso non venga sovvertito"). Tale decreto instaurava la legge marziale ed equivaleva a una dichiarazione di stato d'assedio. Nella storia di Roma, il senatus consultum ultimum fu impiegato esclusivamente contro i tentativi di insurrezione democratica: contro i Gracchi, contro Catilina, contro Cesare.