Nel diritto romano tardo-imperiale, erano detti praesides, o rectores, i governatori delle province, dotati di poteri amministrativi e fiscali, giudiziari e polizieschi. Essi avevano il ius coercitionis, ossia il diritto di reprimere i reati contro l'ordine costituito, e se ne avvalsero in modo particolare nella persecuzione dei Cristiani.