Nell'ordinamento romano, il pomerium era la linea di confine che separava l'Urbe Roma dal resto del mondo: originariamente esso coincideva con le c.d. "mura di Servio Tullio", mentre nell'età delle guerre civili includeva tutta la Penisola a sud dei fiumi Magra e Rubicone. All'interno del pomerium, vigeva il comando civile di pace dei consoli, cui non era lecito irrogare la pena di morte senza processo, ma solo pene corporali; al suo esterno, vigeva, invece, l'imperium militiae dei comandanti dell'esercito e dei governatori delle province. Questi avevano potere di vita e di morte sui loro sottoposti, simboleggiato dal fascio littorio: quando i littori varcavano il pomerio, toglievano la scure dai fasci, in quanto era vietato attraversare armati il confine dell'Urbe. Tale divieto fu infranto da Cesare, quando varcò il Rubicone e marciò su Roma nel 49 a.C.