Il termine deriva dalla lingua greca, nella quale significa "vocabolo in lingua sconosciuta". Nel Medioevo, a Bologna, nacque la "scuola dei glossatori", cultori del diritto che applicavano un metodo di studio consistente nell'esegesi dei singoli brani, al fine di effettuare annotazioni scritte direttamente sul testo in esame. I glossatori erano soliti commentare i codici, o mediante glosse inserite fra una riga e l'altra del testo (c.d. glossae interlineares), o mediante glosse pił ampie, che venivano relegate ai margini del testo (c.d. glossae marginales).