La diffusissima locuzione viene usata per indicare i c.d. diritti assoluti, che sono per definizione validi nei confronti di tutti, e sono perciò, esercitabili nei confronti della generalità dei consociati. Esempi di questi diritti sono la proprietà e i diritti della persona. L'espressione erga omnes indica anche quegli atti i cui effetti giuridici si producono verso tutti (ad esempio la sentenza che disconosce la paternità. Nel diritto del lavoro la locuzione sta ad indicare il principio costituzionale (non ancora attuato) secondo cui i contratti collettivi stipulati dalle contrapposte associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro dovrebbero aver) efficacia nei confronti di tutti gli appartenenti alle categorie professionali, indipendentemente dalla loro iscrizione ai sindacati stipulanti.