La nota espressione è usata nel linguaggio giuridico per indicare quei contratti di scambio (o a prestazioni corrispettive) dai quali deriva ad entrambi i contraenti l'obbligo di dare qualcosa (ad esempio, il contratto di vendita, il mutuo, la permuta, etc). "Do ut des" è uno dei quattro schemi fondamentali di contratto a prestazioni corrispettive elaborati dalla giurisprudenza romana classica (Paolo), e consiste nella datio di una cosa effettuata da una parte allo scopo di ottenere dall'altra parte la datio di una cosa diversa. Dai quattro schemi elementari hanno avuto origine i contratti sinallagmatici come intesi attualmente.