Il termine designa la scelta di un candidato a una determinata carica politica, che avviene non tramite pubbliche elezioni, ma in seguito a designazione da parte del predecessore o di un organo collegiale. Essa caratterizza un ordinamento giuridico aristocratico: era diffusissima nel diritto romano arcaico (nel quale il dittatore era cooptato dai consoli, e il neo-senatore dal senato stesso); nel diritto moderno, tende a essere sostituita dalla prassi elettorale.