Nessuno può essere punito per i propri pensieri
La formula insegna che l'atto psichico che non si traduce in un comportamento materiale non è punibile: innanzitutto, è difficile, se non impossibile, accertarsi dell'intenzione psicologica di un soggetto; inoltre, è noto che pensiero e azione non sono sempre l'una perfetta conseguenza dell'altro. L'espressione si desume dal Digesto di Ulpiano.