Il termine, originariamente denotante qualsiasi libro di fogli rilegati (per lo più di pergamena) sul quale fossero stati trascritti testi scritti dell'antichità greca e latina, passò poi ad indicare il libro contenente un insieme organico di testi giuridici, cioè il codice in senso moderno. Il codex si rivelò estremamente maneggevole, in specie per i testi giuridici. Nell'ordinamento italiano i codici intensi come testi giuridici fondamentali, sono quattro: il codice civile (1942), il codice penale (1930), il codice di procedura civile (1940, ma in continuo stato di riforma) e il codice di procedura penale (1988).