La curiosa espressione venne usata per la prima volta dal poeta latino Orazio, nell'opera Ars poetica, per indicare un concetto di lontananza nel tempo. L'uovo in questione pare sia quello di Leda, che, secondo la mitologia greca, venne fecondata da Giove, apparsole sotto le sembianze di cigno, e che partorì i gemelli Castore e Polluce, ed Elena e Clitennestra. Altra origine potrebbe riscontrarsi nell'usanza romana di iniziare il pranzo mangiando uova.