Brocardi.it - L'avvocato in un click! REDAZIONE

Dichiarazione morte presunta 2024, ecco le novità del ddl semplificazioni: tanti cambiamenti per patrimonio e famiglia

Dichiarazione morte presunta 2024, ecco le novità del ddl semplificazioni: tanti cambiamenti per patrimonio e famiglia
Con il nuovo DDL “Semplificazioni” sono stati dimezzati i termini per la dichiarazione di assenza e morte presunta
Il 26 marzo 2024, su proposta del Ministro Zangrillo, è stato approvato un nuovo disegno di legge che, tra le varie novità apportate, incide anche sulla disciplina dell’assenza e della morte presunta.

Ma andiamo con ordine.

Attualmente, il nostro codice civile prevede:
  • all’art. 49 che “trascorsi due anni dal giorno a cui risale l'ultima notizia, i presunti successori legittimi e chiunque ragionevolmente creda di avere sui beni dello scomparso diritti dipendenti dalla morte di lui possono domandare al tribunale competente … che ne sia dichiarata l'assenza”, e
  • all’art. 58 che “quando sono trascorsi dieci anni dal giorno a cui risale l'ultima notizia dell'assente il tribunale competente secondo l'art. 48, su istanza del pubblico ministero o di taluna delle persone indicate nei capoversi dell'articolo 50, può con sentenza dichiarare presunta la morte dell'assente nel giorno a cui risale l'ultima”.

Ebbene, il DDL “Semplificazioni”, con l’art. 11 (rubricato “Modifiche al codice civile in materia di dichiarazione di assenza e morte presunta”), introduce il sostanziale dimezzamento dei termini per procedere alle dichiarazioni di assenza (passando da 2 ad 1 anno) e di morte presunta (passando da 10 a 5 anni).

La novità non è di poco conto, soprattutto considerando che le dichiarazioni di assenza e/o di morte presunta determinano il sorgere di numerosi effetti giuridico-patrimoniali.

In particolare, con l’istituto dell’assenza l’ordinamento ha cercato di realizzare un contemperamento tra l’interesse dell’assente alla conservazione del patrimonio e l’interesse dei presunti successibili - e dei terzi titolari di posizioni dipendenti dalla morte dello stesso - ad ottenere immediatamente l'esercizio provvisorio dei diritti loro spettanti.
La dichiarazione di assenza, infatti, costituisce il presupposto necessario per chiedere i provvedimenti di cui agli artt. da 50 a 55 c.c. ed in particolare l'immissione nel possesso dei beni, che non può pertanto ritenersi effetto automatico.

Costituiscono tuttavia effetti immediati:

Altri effetti immediati sono quelli comuni alla situazione di semplice scomparsa (art. 48 c.c.).
 
Sul presupposto, poi, che il decorso del prescritto periodo di tempo trasformi in certezza l'incertezza sorgente dalla scomparsa, la dottrina prevalente ritiene che la dichiarazione di morte presunta svolga la funzione di accertamento indiretto della morte fisica del soggetto.
Il provvedimento che dichiara la morte presunta ha contenuto ed effetti di sentenza con effetti “erga omnes” (ossia, nei confronti di tutti e non solo di coloro che hanno partecipato al relativo procedimento giudiziale).
I presupposti per la dichiarazione di morte presunta sono, dunque, l'accertamento della scomparsa dell'individuo in un certo momento e la successiva mancanza di notizie per un decennio (o, meglio, un quinquennio, secondo la nuova prospettazione del DDL Semplificazioni).
 
La dichiarazione di morte presunta permette di “stabilizzare” gli effetti dell’immissione nel possesso temporaneo dei beni (art. 63 c.c.), ovvero di ottenere il pieno esercizio dei diritti spettanti ai successori (art. 64 c.c.), nonché la possibilità per il coniuge di contrarre nuovo matrimonio (art. 65 c.c.).

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.