La Cassazione ha precisato che il lavoratore deve contestare il licenziamento al datore di lavoro entro 60 giorni dalla sua comunicazione ed entro 270 giorni dalla scadenza di tale termine deve proporre ricorso davanti al Tribunale. (continua a leggere)
Secondo la Cassazione, anche una condotta posta in essere al di fuori dell'ambito lavorativo può giustificare il licenziamento, a condizione che tale comportamento abbia leso irrimediabilmente la fiducia del datore di lavoro nel futuro... (continua a leggere)
La Cassazione ha evidenziato che il reato di "atti osceni" è stato depenalizzato e che conserva rilevanza penale solo la condotta che sia stata posta in essere in luoghi abitualmente frequentati da minori. (continua a leggere)
Se, al momento di cambiare gestore telefonico, quello precedente ci sospende il servizio, possiamo essere risarciti solo se proviamo il danno che abbiamo concretamente subito. (continua a leggere)
I forni o camini, per i quali può sorgere pericolo di danni, devono osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, quelle necessarie a preservare i fondi vicini da ogni danno alla solidità, salubrità e sicurezza. (continua a leggere)
Secondo la Cassazione, al fine di stabilire chi debba risarcire i danni causati dagli animali randagi, occorre analizzare le diverse normative regionali ed individuare l'ente responsabile per la cattura e la custodia degli animali stessi. (continua a leggere)
La presenza di tracce di cocaina nelle urine non è un fattore sufficiente a dimostrare che il guidatore si trovava in uno stato di alterazione psico-fisica, potendo queste persistere anche fino a quattro giorni dopo l'assunzione. (continua a leggere)
Secondo la Cassazione, la destinazione a parcheggio del cortile comune e l'assegnazione dei posti auto ai singoli condomini incide sul diritto di proprietà di tutti i condomini stessi e necessità dell'unanimità dei... (continua a leggere)
La Cassazione ha condannato per il reato di cui all'art. 659 c.p. il titolare di una pizzeria, in quanto i rumori provenienti dal suo locale disturbavano gli abitanti dello stabile condominiale e di altri stabili vicini. (continua a leggere)
La Cassazione ha assolto due medici dal reato di "lesioni colpose" in quanto gli stessi avevano deciso di eseguire l'intervento, rivelatosi poi inutile, sulla base degli esiti degli esami in precedenza effettuati. (continua a leggere)