Buone notizie per i pensionati. Nel mese di dicembre, più di 400mila pensionati con redditi bassi riceveranno un'integrazione alla pensione di 154,94 euro, che verrà inclusa automaticamente nella rata mensile. Tale somma, prevista dall'art. 70, comma 7, della legge n. 388/2000 (Finanziaria 2001), è esente da imposte e sarà erogata in automatico in via provvisoria. Il calcolo della somma verrà fatto sulla base della pensione attuale e dell'ultimo reddito disponibile nei registri Inps, che non dev’essere antecedente al 2020.
Inoltre, l’INPS, nel messaggio n. 3821/2024, ha comunicato che, sempre con la pensione di dicembre, circa 200mila pensionati, i quali hanno raggiunto i 64 anni dopo il 1° agosto 2024, riceveranno un importo aggiuntivo nella rata mensile.
Possono accedere al bonus i titolari di uno o più trattamenti pensionistici erogati dall’Inps, inclusi lavoratori dipendenti, autonomi e dipendenti pubblici, oltre agli iscritti alle casse professionali.
Sono esclusi, invece, i beneficiari di assegni di esodo Fornero (isopensione), indennità mensili derivanti dal contratto di espansione, assegni straordinari di solidarietà finanziati dai fondi settoriali, indennizzi per i commercianti, prestazioni di invalidità civile, assegni sociali, pensioni sociali e Ape sociale. Il bonus non si applica, inoltre, alle pensioni di vecchiaia calcolate con il sistema del cumulo progressivo, finché non vengono completate tutte le quote previste.
L’ottenimento dell’integrazione di 154,94 euro è subordinato al possesso di due requisiti principali in capo ai pensionati.
In primo luogo, l’importo annuo della pensione non deve superare il trattamento annuale minimo Inps di 7.781,93 euro, a cui si aggiunge il bonus stesso, per un totale di 7.936,87 euro. Se la pensione è compresa tra 7.781,93 e 7.936,87 euro, sarà corrisposta la differenza tra quest'ultima cifra e l’importo della pensione.
Il secondo requisito riguarda il reddito complessivo imponibile Irpef, che non deve eccedere una volta e mezza il trattamento minimo, pari a 11.672,90 euro annui per il 2024. Per i pensionati sposati, oltre al limite individuale, il reddito cumulato con quello del coniuge non può superare tre volte il trattamento minimo, ossia 23.345,79 euro per il 2024. Tuttavia, in caso di separazione legale ed effettiva, il reddito dell’ex coniuge non viene considerato.
Il bonus sarà incluso nella mensilità di dicembre 2024, con la dicitura: “Importo Aggiuntivo (Legge 23 dicembre 2000 n. 388) – Credito Anno 2024”. Per i pensionati non gestiti dall’Inps, l’erogazione sarà effettuata dalla Cassa Professionale competente, identificata tramite il Casellario centrale dei pensionati.
In aggiunta, i pensionati che raggiungeranno i 64 anni tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2024 (o tra il 1° luglio e il 31 dicembre per gli iscritti alla Gestione pubblica) riceveranno, a dicembre, la somma che non era stata loro corrisposta a luglio. L’Inps stima che tale misura riguarderà oltre 200mila persone.
L’Istituto ha inoltre controllato le posizioni di quei beneficiari che, nel secondo semestre del 2024, non risultavano più idonei a ricevere il bonus. Per queste ipotesi, è stata avviata la procedura di recupero delle somme indebitamente percepite durante l’anno.
Inoltre, l’INPS, nel messaggio n. 3821/2024, ha comunicato che, sempre con la pensione di dicembre, circa 200mila pensionati, i quali hanno raggiunto i 64 anni dopo il 1° agosto 2024, riceveranno un importo aggiuntivo nella rata mensile.
Possono accedere al bonus i titolari di uno o più trattamenti pensionistici erogati dall’Inps, inclusi lavoratori dipendenti, autonomi e dipendenti pubblici, oltre agli iscritti alle casse professionali.
Sono esclusi, invece, i beneficiari di assegni di esodo Fornero (isopensione), indennità mensili derivanti dal contratto di espansione, assegni straordinari di solidarietà finanziati dai fondi settoriali, indennizzi per i commercianti, prestazioni di invalidità civile, assegni sociali, pensioni sociali e Ape sociale. Il bonus non si applica, inoltre, alle pensioni di vecchiaia calcolate con il sistema del cumulo progressivo, finché non vengono completate tutte le quote previste.
L’ottenimento dell’integrazione di 154,94 euro è subordinato al possesso di due requisiti principali in capo ai pensionati.
In primo luogo, l’importo annuo della pensione non deve superare il trattamento annuale minimo Inps di 7.781,93 euro, a cui si aggiunge il bonus stesso, per un totale di 7.936,87 euro. Se la pensione è compresa tra 7.781,93 e 7.936,87 euro, sarà corrisposta la differenza tra quest'ultima cifra e l’importo della pensione.
Il secondo requisito riguarda il reddito complessivo imponibile Irpef, che non deve eccedere una volta e mezza il trattamento minimo, pari a 11.672,90 euro annui per il 2024. Per i pensionati sposati, oltre al limite individuale, il reddito cumulato con quello del coniuge non può superare tre volte il trattamento minimo, ossia 23.345,79 euro per il 2024. Tuttavia, in caso di separazione legale ed effettiva, il reddito dell’ex coniuge non viene considerato.
Il bonus sarà incluso nella mensilità di dicembre 2024, con la dicitura: “Importo Aggiuntivo (Legge 23 dicembre 2000 n. 388) – Credito Anno 2024”. Per i pensionati non gestiti dall’Inps, l’erogazione sarà effettuata dalla Cassa Professionale competente, identificata tramite il Casellario centrale dei pensionati.
In aggiunta, i pensionati che raggiungeranno i 64 anni tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2024 (o tra il 1° luglio e il 31 dicembre per gli iscritti alla Gestione pubblica) riceveranno, a dicembre, la somma che non era stata loro corrisposta a luglio. L’Inps stima che tale misura riguarderà oltre 200mila persone.
L’Istituto ha inoltre controllato le posizioni di quei beneficiari che, nel secondo semestre del 2024, non risultavano più idonei a ricevere il bonus. Per queste ipotesi, è stata avviata la procedura di recupero delle somme indebitamente percepite durante l’anno.