Nel 2025, il regime forfettario subirà alcune modifiche importanti, anche se non tutte sono ancora definitive.
Uno dei cambiamenti principali riguarda il
limite di ricavi o compensi per accedere al regime forfettario. Attualmente fissato a 85.000 euro, il Governo sta discutendo di
alzare questo limite a 100.000 euro, come parte delle modifiche previste nella
Legge di Bilancio 2025.
Se questa proposta verrà confermata, permetterà a un numero maggiore di professionisti e piccoli imprenditori di usufruire della tassazione semplificata.
Un’altra novità potrebbe essere l’
estensione del regime forfettario, legata all’esito positivo di un
concordato preventivo biennale. Questa misura sarebbe introdotta per monitorare l’andamento economico delle piccole imprese e professionisti. Se i risultati di questa sperimentazione fossero favorevoli, il
governo potrebbe decidere di estendere l’accesso al regime forfettario a un numero maggiore di contribuenti.
A partire dal 2025, poi, entreranno in vigore
nuove regole per la fatturazione elettronica, già in corso dal 2024. Secondo la normativa europea,
dal 1° gennaio 2025 verrà introdotta la fattura semplificata, che sarà utilizzabile
per operazioni sotto i 400 euro. Questo tipo di fattura richiederà meno informazioni rispetto alla fattura ordinaria, semplificando ulteriormente gli adempimenti fiscali per chi aderisce al regime forfettario.
I vantaggi del regime forfettario
Il regime forfettario è un
sistema fiscale semplificato che permette - a chi ha una partita Iva e svolge attività di impresa, arte o
professione individualmente - di pagare una
tassa sostitutiva sui ricavi o compensi, invece di rispettare le aliquote Irpef ordinarie.
È una soluzione che semplifica gli adempimenti fiscali, soprattutto per le piccole imprese e i liberi professionisti, che non superano determinati limiti di ricavi annuali. Per i primi cinque anni di attività, la tassazione è ancora più favorevole, grazie a una riduzione dell’
imposta.
Chi sceglie il regime forfettario può godere di diversi benefici concreti:
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tassazione agevolata: l’imposta sostitutiva applicata è del 15% sui ricavi o compensi, ma per i primi cinque anni di attività l’aliquota scende al 5%, un’opportunità che consente un notevole risparmio fiscale rispetto al regime ordinario;
-
riduzione dei contributi previdenziali Inps: i contribuenti forfettari beneficiano di una riduzione del 35% dei contributi Inps, se iscritti alla Gestione Separata Inps per artigiani e commercianti. Per ottenere questo beneficio, è necessario inviare una comunicazione all'Istituto di Previdenza Sociale entro il 28 febbraio di ogni anno. Tuttavia, non tutti possono usufruirne; ad esempio chi non è iscritto al Registro delle Imprese o non appartiene a una cassa professionale;
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semplificazione degli adempimenti fiscali: per le operazioni sotto i 400 euro, i contribuenti forfettari potranno emettere una fattura semplificata, riducendo ulteriormente la complessità delle procedure fiscali.
Chi non può adottare il regime forfettario?
Nel 2025, le categorie di soggetti che non potranno aderire al regime forfettario non dovrebbero cambiare. Non possono accedere a questo regime:
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chi usufruisce di regimi speciali ai fini Iva o chi determina il reddito in modo forfettario;
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i non residenti in Italia, tranne i residenti in un altro Stato dell'Unione Europea;
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chi si occupa principalmente della cessione di fabbricati o terreni edificabili;
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i professionisti e imprenditori che fanno parte di società di persone, associazioni professionali o imprese familiari.