Cos’è la settimana lavorativa corta?
La settimana corta lavorativa, già introdotta in diversi Paesi europei (si pensi alla Spagna, all’Inghilterra e al Belgio), prevede 3 tipologie:
- 4 giorni a settimana a parità di salario, con riduzione del monte ore totale: i lavoratori vanno a svolgere meno ore di lavoro, mantenendo uno stipendio invariato. Questo modello richiede una grande efficienza da parte dell’azienda e dei dipendenti;
- 4 giorni di lavoro a settimana, a parità di stipendio, con ridistribuzione del monte ore: in questo caso i lavoratori svolgono lo stesso numero o quasi di ore settimanali, le quali vengono ridistribuite su 4 giorni e non su 5. Questo può comportare un allungamento della giornata lavorativa a 9 o 10 ore;
- 4 giorni e mezzo di settimana lavorativa, a parità di stipendio: in questa variante si ha una mezza giornata libera in più a settimana, mantenendo lo stesso stipendio.
Molteplici sono i benefici di questo innovativo approccio al lavoro che sta conquistando il mondo. Alle aziende permette di attrarre più lavoratori, col fine di acquisire e trattenere i talenti. Inoltre, una maggiore soddisfazione dei lavoratori porta a un grado maggiore di produttività con evidenti vantaggi per l’azienda. Ai lavoratori consente la diminuzione del carico di stress e un raggiungimento del giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, con possibilità di incrementare le relazioni sociali.
Secondo una statistica recente di Adecco, oltre il 70% degli italiani intervistati è risultato favorevole alla settimana corta lavorativa che consentirebbe un miglioramento del benessere mentale dei lavoratori, senza ripercussioni sulla produttività.
Sono già diverse le aziende italiane che hanno aderito alla riduzione della settimana lavorativa. Ecco quali:
EssilorLuxottica: questo colosso degli occhiali italo-francese ha infatti introdotto la settimana corta di 4 giorni per i suoi 20mila dipendenti. I quali potranno beneficiare di 20 giornate in più di libertà all’anno, coperte in gran parte dall’azienda.
Intesa Sanpaolo: una delle prime aziende italiane a sperimentare la settimana corta già dal dicembre 2022. Da gennaio 2023 l’azienda ha introdotto lo smart working fino a 120 giorni l’anno e la possibilità della settimana corta di 4 giorni (con 9 ore lavorative) e a parità di retribuzione.
Lamborghini: una delle aziende italiane d’eccellenza nel mondo ha annunciato da pochi giorni l’adesione alla settimana corta di 4 giorni, prevedendo:
- Una riduzione di 22 giornate lavorative all’anno, alternando una settimana di lavoro da 5 giorni e una da 4 giorni, per il personale di produzione o quello ad esso collegato, che lavora su 2 turni (mattine o pomeriggio) e turno centrale.
- Una riduzione di 31 giornate lavorative annue, con alternarsi di una settimana da 5 giorni e 2 da 4 per il personale di produzione o quello ad esso collegato, che lavora su un regime a tre turni: mattina, pomeriggio e notte.
- Una riduzione di 12 giorni lavorativi annui per i lavoratori che potranno sfruttare anche 12 giorni di smart working al mese.
La via della settimana lavorativa corta è stata tracciata, sta a noi saperla percorrere e raccoglierne i benefici.