Quindi, bisogna fare attenzione alle patologie che danno diritto ai lavoratori disabili a beneficiare della Legge n. 104 del 1992.
L’art. 3 della legge 104 individua i soggetti aventi diritto. Come precisato dal comma 1, lo stato di handicap viene riconosciuto a coloro che hanno una minorazione fisica psichica o sensoriale, stabile o progressiva (destinata ad aggravarsi con il tempo). Tale minorazione deve essere causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione sul posto di lavoro e deve determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
Peraltro, nel caso di disabilità grave (quando la minorazione ha ridotto l’autonomia personale correlata all’età così da rendere necessaria l’assistenza permanente), il comma 3 dell’art. 3 della legge 104 stabilisce una priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.
Quali sono le patologie che consentono di ottenere i benefici previsti dalla Legge 104?
Per ottenere il riconoscimento dell’handicap (e, quindi, accedere ai benefici della Legge 104), è necessario che sia stata attribuita almeno una percentuale minima di invalidità civile. Al riguardo, la legge (L. n. 118 del 1971) stabilisce che l’invalidità viene riconosciuta a colui che ha una menomazione fisica, intellettiva e/o psichica che causa una permanente incapacità lavorativa non inferiore a un terzo.
Per valutare la sussistenza dei presupposti per la Legge 104, un’apposita Commissione medica dell’ASL competente procederà ad accertamenti medici e clinici.
In relazione alla gravità della patologia accertata, la Commissione medica attribuisce una percentuale di invalidità. In base alla percentuale di invalidità civile riconosciuta, si ha diritto a benefici sempre più importanti:
- fino al 33% di invalidità, non c’è beneficio;
- dal 33% al 73% di invalidità, vengono concesse assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali;
- dal 66% di invalidità, è prevista l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario;
- dal 74% al 100% di invalidità, vengono erogate prestazioni economiche, sotto la forma di pensione d’invalidità.
Sebbene la disciplina vigente richieda una valutazione multidimensionale (considerando la patologia ed altri fattori come, ad esempio, le difficoltà nelle relazioni sociali e nel contesto lavorativo e la necessità di assistenza permanente), il giudizio medico della Commissione dipende dalla patologia del soggetto interessato.
Pertanto, è fondamentale capire quali sono le patologie che permettono il riconoscimento dei benefici della Legge 104.
Secondo la normativa (decreto ministeriale n. 329/1999, come modificato dai decreti ministeriali n. 279/2001 e n. 296/2001), le malattie invalidanti, che danno diritto alla Legge 104, sono quelle che determinano queste conseguenze:
- comportano una diminuzione della capacità lavorativa superiore al 75%;
- implicano un’invalidità permanente, anche se parziale;
- determinano o causano una menomazione stabile o progressiva.
Ad esempio, guardando alle malattie riconosciute dall’INPS come invalidanti, tra le patologie che danno diritto alla Legge 104 se superano la percentuale minima di invalidità, bisogna ricomprendere le seguenti:
- patologie dell’apparato cardiocircolatorio (come aritmie o cardiopatie congenite);
- patologie dell’apparato respiratorio (come insufficienza respiratoria cronica);
- malattie dell’apparato digerente (come celiachia o cirrosi epatica);
- patologie dell’apparato visivo o dell’apparato uditivo (ad esempio, cecità e sordità);
- malattie locomotorie (ad esempio, distrofie muscolari o amputazione di arti);
- patologie dell’apparato endocrino (come diabete mellito con complicanze);
- malattie dell’apparato urinario (come l’insufficienza renale cronica);
- patologie neurologiche (come sclerosi multipla, morbo di Alzheimer, malattie neurodegenerative);
- patologie psichiche (come schizofrenia o depressione grave);
- malattie oncologiche;
- malattie rare (ad esempio, fibrosi cistica, sindrome di Down).
Per un elenco completo e dettagliato, bisogna consultare il sito web dell’INPS o del Ministero della Salute, ove vengono periodicamente aggiornati gli elenchi delle patologie riconosciute come invalidanti e che danno diritto ai benefici previsti per la legge 104.