- per le piccole difformità rispetto ai permessi di costruire (art. 34) o per variazioni essenziali (art. 32), si paga il doppio del contributo di costruzione o, se la costruzione era esente dal contributo, un importo pari a quello previsto dall'art. 16, aumentato del 20%. Questo aumento del 20% non si applica se l’immobile rispetta sia le norme urbanistiche in vigore al momento della costruzione, sia quelle in vigore al momento della domanda di sanatoria (doppia conformità);
- in caso di costruzione senza permesso o in assenza di segnalazione certificata di inizio attività (art. 37), la sanzione è pari al doppio dell’aumento del valore dell’immobile, calcolato dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate. L'importo minimo è di 1.032 euro e può arrivare fino a 10.328 euro. Se l’immobile risulta conforme alle normative vigenti, la sanzione varia da 516 a 5.164 euro.
Le sanzioni previste si aggiungono a quelle già esistenti, rendendo più rigide le regole per chi ha realizzato interventi edilizi senza seguire le norme.
- deroghe sui limiti di distanza tra edifici: sono state previste deroghe per agevolare situazioni specifiche;
- nuovi interventi di edilizia libera: alcuni lavori di ristrutturazione non richiederanno più permessi, favorendo i piccoli interventi;
- definizione di stato legittimo: è stata aggiornata la definizione di “stato legittimo” degli immobili, chiarendo i requisiti per la conformità edilizia;
- regolamentazione dei cambi d’uso da parte delle Regioni: le Regioni avranno il potere di stabilire quali mutamenti d'uso degli immobili richiedono un permesso di costruire o una SCIA;
- semplificazioni per il cambio di destinazione d’uso: le regole sono state rese più flessibili, rendendo più agevole adattare gli immobili a nuovi usi;
- deroghe all’agibilità per mini-appartamenti: sono state introdotte facilitazioni per regolarizzare spazi abitativi ridotti;
- modifiche ai procedimenti di demolizione e alienazione: le procedure relative agli immobili costruiti senza permesso di costruire sono state aggiornate;
- ridefinizione delle variazioni essenziali: sono state chiarite le modifiche che richiedono una nuova autorizzazione edilizia;
- tolleranze costruttive: gli interventi realizzati fino al 24 maggio 2024 potranno beneficiare di tolleranze costruttive per piccoli scostamenti dai progetti approvati;
- sanatoria di interventi in parziale difformità: nuove procedure sono state stabilite per regolarizzare gli interventi realizzati in difformità rispetto ai titoli edilizi originali.