Quali misure di welfare sono previste per i liberi professionisti nel 2024?
Innanzitutto, con “welfare” s’intende l’insieme di prestazioni, servizi e incentivi che sono messi a disposizioni del professionista per aumentare il suo benessere e facilitare lo svolgimento della professione.
Nei confronti dei liberi professionisti iscritti nei rispettivi Albi, gli Enti e le Casse di previdenza garantiscono non solo la funzione previdenziale, ma hanno iniziato ad offrire anche misure socio-assistenziali, servizi, tutele e incentivi.
È chiaro che ogni Ente previdenziale prevede apposite prestazioni per i propri iscritti, in base ai bisogni della categoria professionale. Però, in linea di massima, è comunque possibile delineare le misure di welfare previste dalle Casse per i liberi professionisti, a prescindere dal tipo di misura (ad esempio, servizi assistenziali, sostegni economici, convenzioni) e di iscritti cui ci si rivolge (per esempio, un servizio previsto per tutti gli iscritti o una misura a favore dei giovani professionisti).
Quindi, per il 2024, cosa è stato previsto per i liberi professionisti? Cerchiamo di fare chiarezza, guardando alle necessità e ai bisogni cui queste prestazioni rispondono.
Innanzitutto, si vuole tutelare la salute con prestazioni dirette a sostenere le necessità sanitarie del professionista o dei suoi familiari (ad esempio, polizze sanitarie gratuite o convenzionate). Inoltre, sempre nell’ottica di salvaguardare la salute, si promuove anche la prevenzione e, dunque, l'insieme di tutte quelle attività che riducono il pericolo di ammalarsi.
Poi, si prevedono misure di supporto all’attività professionale. Infatti, le Casse offrono anche servizi che sono tesi a favorire la formazione e l’aggiornamento professionale, con l’acquisizione di nuove competenze. Ci si riferisce a misure come corsi di specializzazione, borse di studio, nonché agevolazioni per l’acquisto di strumentazione professionale. Si tratta di misure che hanno lo scopo di semplificare lo svolgimento della professione.
Ad esempio, la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei ragionieri e periti commerciali (C.n.p.r.) ha previsto un aumento del 20% per le borse di studio per gli orfani di iscritti che hanno frequentato scuole secondarie di primo e secondo grado e università nell’anno accademico 2022/2023.
Peraltro, c’è anche la valorizzazione della genitorialità. Basta pensare che, tra le iniziative dell’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Medici (E.n.p.a.m.), c’è l’estensione anche ai padri della possibilità di chiedere il contributo per i nuovi nati (prima questo aiuto poteva essere richiesto solo dalle madri).
Ancora, gli Enti e le Casse previdenziali vogliono tutelare anche le situazioni di fragilità, garantendo un contributo economico a favore dei non autosufficienti sia per le necessità della vita quotidiana, sia per far fronte a particolari condizioni di difficoltà oppure imprevisti.
Per esempio, da quest’anno, la Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti (Inarcassa) ha stabilito un sussidio per la non autosufficienza. È un aiuto economico versato mensilmente a favore degli iscritti. Inoltre, l’Ente di Previdenza e Assistenza Pluricategoriale (E.p.a.p.) ha previsto un’indennità nel caso di temporanea inabilità totale al lavoro a favore dei propri iscritti (ossia, attuari, chimici e fisici, geologi, dottori agronomi e dottori forestali).
Anche se il panorama delle misure welfare per i liberi professionisti è variegato, è ormai evidente la necessità di un adeguato cambiamento. Questo proprio alla luce dei rapidi mutamenti nel mondo del lavoro.