Il giudice deve indagare la credibilità della vittima, verificando concretamente la reale terzietà della medesima, soprattutto quando entrano in gioco interessi astrattamente confliggenti con quelli dell'imputato. (continua a leggere)
Secondo il TAR il controllo sul fatto che la sosta dei clienti all'esterno di un bar non avvenga abusivamente rientra nella competenza del Comune e non del gestore del bar, al quale non può essere imposto di vigilare su un uso degli... (continua a leggere)
Secondo la Cassazione, ai fini della legittimità del licenziamento intimato per "scarso rendimento", il datore di lavoro deve dimostrare che il mancato raggiungimento dell’auspicato risultato produttivo sia derivato da... (continua a leggere)
La Corte di Cassazione ha assolto un imputato dal reato di "esercizio arbitrario delle proprie ragioni", del quale era stato accusato per aver inviato al proprio superiore numerosi messaggi telefonici al fine di indurlo a pagargli lo... (continua a leggere)
Laddove previsto dalla contrattazione collettiva, la mancata trasmissione del certificato medico al datore di lavoro può giustificare il licenziamento. (continua a leggere)
Il TAR Lombardia ha precisato che la realizzazione di una pergotenda rientra nella cosiddetta "attività edilizia libera" e non richiede, dunque, il preventivo rilascio del permesso di costruire. (continua a leggere)
Secondo la Cassazione, in tema di responsabilità medica, non è il paziente a dover dimostrare la colpa del medico ma è quest’ultimo che deve provare di aver tenuto una condotta diligente. (continua a leggere)
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna di un lavoratore per diffamazione del proprio capo area, avendo offeso il suo onore e decoro mediante la diffusione di messaggi su Facebook a contenuto offensivo. (continua a leggere)
L’art. 23 C.d.S. vieta la collocazione sulle strade di manifesti pubblicitari che siano idonei a recare disturbo visivo agli utenti della strada o a distrarne l'attenzione, con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione. (continua a leggere)
La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza con cui la Corte d'appello aveva condannato due imputati al risarcimento del danno da immissioni, essendo stata accertata l'esistenza di una fessurazione nella canna fumaria e la regolare e... (continua a leggere)