- perdita dei quattro arti fino al limite della perdita totale delle due mani e dei due piedi insieme;
- cardiopatie organiche in stato di permanente scompenso o con grave e permanente insufficienza coronarica ECG accertata;
- distruzioni di ossa della faccia, specie dei mascellari e tutti gli altri esiti di lesione grave della faccia stessa e della bocca, tali da menomare notevolmente la masticazione, la deglutizione o la favella, oppure da apportare evidenti deformità, nonostante la protesi;
- epilessia con manifestazioni frequenti;
- psico-nevrosi gravi (fobie persistenti).
Vediamo ora come si fa richiesta.
La domanda deve essere presentata all'Inps, allegando la documentazione della Commissione Medica che ha riconosciuto l'invalidità o la menomazione permanente, per certificare la stessa. La maggiorazione sarà, poi, effettivamente riconosciuta nel momento in cui verrà inoltrata la domanda di pensione, trattandosi di contributi figurativi, validi per il calcolo delle sole quote di pensione retributiva.
Infine, è importante ricordare che la maggiorazione serve a raggiungere più velocemente l’anzianità contributiva necessaria per il diritto alla pensione, ma non ne aumenta l’importo per la parte calcolata con il metodo contributivo.