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Nuovo Redditometro 2024: torna la verifica sulle spese dei contribuenti, ma il Governo ci ripensa e lo sospende, per ora

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Nuovo Redditometro 2024: torna la verifica sulle spese dei contribuenti, ma il Governo ci ripensa e lo sospende, per ora
Riattivato il redditometro: pronta la verifica su un elevato numero di spese da parte dei contribuenti. Il Governo però ci ripensa e lo sospende temporaneamente. Quali spese saranno controllate e come potranno difendersi i contribuenti
A seguito dell’approvazione del Decreto Ministeriale del 7 maggio del 2024 che ha riattivato il redditometro, fortissimo è stato lo scontro in maggioranza. Da una parte infatti Fratelli d’Italia che sosteneva la misura, con il vice-Ministro all’Economia Leo, dall’altra Forza Italia e Lega contrari alla reintroduzione dello strumento in commento. Lo stesso infatti era stato sospeso a seguito dell’introduzione del d.l. 87/2018, che aveva anche fissato i criteri sui quali strutturare il successivo redditometro. Infatti, il d.l. citato riteneva necessario l’intervento da parte dell’Istat, nonché delle associazioni dei consumatori, in modo da garantire una più ampia partecipazione dei soggetti direttamente coinvolti da tale strumento.

Ebbene, la premier Giorgia Meloni, che in un primo momento aveva invitato il vice-Ministro Leo a riferire sul redditometro dinanzi al Consiglio dei Ministri, ha deciso di sospendere la riattivazione dello strumento “in attesa di ulteriori approfondimenti”. Qualche ora prima della decisione, la premier in un post su Facebook aveva dichiarato “Mai nessun “grande fratello fiscale” sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune”.
Ebbene, cosa succederà quindi al redditometro? Secondo alcune fonti vicine all’esecutivo, la sospensione è solo temporanea, con un differimento applicativo della misura. Si attende quindi un successivo provvedimento normativo di revisione dell’istituto.

Vediamo comunque cosa prevede il D.M. pubblicato in G.U. e soprattutto il funzionamento del redditometro.

Trattasi di uno strumento attraverso cui il Fisco può determinare il reddito presunto delle persone. L’obiettivo è verificare se le spese dichiarate dal contribuente coincidano effettivamente con il tenore di vita dello stesso.
In particolare, il nuovo redditometro farà riferimento a spese presuntivamente attribuibili ai contribuenti, basandosi su una campionatura di alcuni nuclei familiari e di varie aree del territorio nazionale. La campionatura verrà effettuata tenendo conto dei dati registrati presso l’Anagrafe tributaria: in particolare, saranno presi in considerazione sia la quota di risparmio formatasi in ciascun anno e che le spese effettivamente sostenute.
Qualora non siano presenti dati registrati nell’anagrafe tributaria, il Fisco utilizzerà come parametro i beni essenziali.
Tra i parametri verranno conteggiate anche le spese effettuate da parte dei familiari che sono fiscalmente a carico del contribuente.
Da tali spese sono però escluse quelle sostenute (purchè documentate) nell’esercizio di un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo.

Gli accertamenti tramite redditometro partiranno dall’anno 2016 e avranno ad oggetto una grande quantità di spese. Si parte infatti da mutui e bollette, spese sostenute per l’acquisto di medicinali o telefoni nuovi, ma addirittura spese per l’acquisto di piante e fiori.
Come detto, in caso di impossibilità di rinvenire dati certi sulle spese, le stesse saranno calcolate presuntivamente, tenendo conto degli indici Istat.
Il redditometro inoltre terrà conto anche delle spese sostenute per i consumi di energia e l’acquisto di combustibile.
A titolo meramente esemplificativo, un elenco approssimativo delle spese che saranno analizzate è il seguente:


  • spese per il mutuo o per pagare l’affitto, eventuale canone per il leasing immobiliare e relative spese per pagare acqua e condominio, nonchè le spese per la manutenzione o per eventuali agenti immobiliari;
  • quasi ogni tipo di investimento (compreso l’oro);
  • spese per mobili, elettrodomestici e servizi per la casa, tra cui rientreranno anche i costi sostenuti per i collaboratori domestici;
  • in materia di trasporti, saranno valutate anche le spese per l’assicurazione RCA, incendio e furto, nonché il costo di tram, autobus, taxi e altri trasporti;
  • Medicinali;
  • Telefoni nuovi, televisori e computer, giochi e giocattoli, libri non scolastici, giornali e riviste, abbonamenti a servizi multimediali. Anche l’ippica sarà valutata nel nuovo redditometro: in particolare si presumerà una spesa per ogni cavallo posseduto pari a 5€ per ogni giorno di possesso. Quanto invece ai cavalli a pensione, la presunzione sarà di 10€. Oltre ai cavalli, si terrà conto anche delle spese, veterinarie e non, sostenute per gli animali domestici (ad es. cani e gatti);
  • Consumi energetici e combustibili;
  • Libri scolastici e spese per l’istruzione dei figli a carico, tra cui corsi di lingue straniere, corsi universitari, corsi di preparazione agli esami, scuole di specializzazione, master ecc. Vi rientreranno anche i costi necessari per soggiorni di studio all’estero o affitti di studenti universitari;
  • Automobili.
Dinanzi a tale presunzione da parte del Fisco, è comunque prevista la possibilità per i contribuenti di provare la diversa provenienza delle somme spese, provando che le stesse sono state sostenute con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d’imposta analizzato. Il contribuente inoltre potrà anche provare di aver speso meno di quanto presuntivamente dedotto dall’amministrazione finanziaria.


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