Questa espansione del perimetro di applicazione, tuttavia, si accompagna a una riduzione delle aliquote detraibili rispetto al passato, con l’obiettivo di rendere l’incentivo più mirato ed economicamente sostenibile.
La nuova normativa si inserisce in un quadro di revisione complessiva delle politiche per l’efficienza energetica, mantenendo il duplice obiettivo del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, ma cercando di razionalizzare l’impatto finanziario per lo Stato.
In precedenza, l'ecobonus permetteva detrazioni decennali fiscali fino al 75% per interventi di riqualificazione condominiale, con variazioni basate sul tipo di lavoro e di immobile. La nuova disciplina, valida per il triennio 2025-2027, prevede aliquote gradualmente decrescenti e massimali di spesa più stringenti.
Per l’anno 2025, è prevista una detrazione per Irpef ed Ires al 50% per interventi sulla prima casa e al 36% per interventi su seconde case e immobili non residenziali.
Per gli anni 2026-2027, invece, le detrazioni scendono al 36% per la prima casa e al 30% per gli altri immobili.
Gli interventi agevolati comprendono:
- miglioramento dell’efficienza energetica, come la sostituzione di infissi e l’installazione di impianti di climatizzazione a basso impatto ambientale;
- installazione di pannelli solari o altri sistemi per la produzione di energia rinnovabile;
- coibentazione termica delle strutture per la riduzione della dispersione energetica.
Ogni intervento deve rispettare i massimali di spesa stabiliti per ciascuna tipologia di lavoro, con parametri specifici indicati nelle normative attuative.
Per usufruire dell’ecobonus, è necessario che il pagamento venga effettuato tramite bonifico parlante, al fine di garantire la tracciabilità delle operazioni e la conformità alle normative fiscali. In particolare, il bonifico deve includere:
- causale specifica con riferimento normativo (es. art. 1 commi 344-347 legge 296/2006);
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- partita IVA o codice fiscale dell’impresa/professionista incaricato;
- numero e data della fattura.
Inoltre, è importante verificare di utilizzare la tipologia di bonifico corretta sul proprio home banking, scegliendo quella specifica per agevolazioni fiscali.
Entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, occorre trasmettere all’Enea la scheda degli interventi realizzati, tramite il portale ufficiale. Tale comunicazione è obbligatoria per beneficiare delle detrazioni. Le spese sostenute devono essere riportate in dichiarazione dei redditi per ottenere la detrazione Irpef o Ires.
Le modifiche introdotte puntano a razionalizzare il sistema delle agevolazioni, rendendolo più sostenibile sul lungo periodo. Tuttavia, le nuove aliquote ridotte potrebbero risultare meno incentivanti rispetto al passato, richiedendo ai beneficiari una maggiore attenzione nella pianificazione degli interventi e nella gestione delle procedure burocratiche.