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Legge 104, previste agevolazioni e benefici per i concorsi pubblici: ecco l'elenco completo

Legge 104, previste agevolazioni e benefici per i concorsi pubblici: ecco l'elenco completo
Per i soggetti disabili che hanno avuto il riconoscimento tramite la legge 104 sono previsti benefici e agevolazioni nei concorsi pubblici. Vediamo quali sono
Attraverso la Legge 104/1992 e la Legge 68/1999, sulle cc.dd. categorie protette, le persone affette da disabilità che partecipano ai concorsi pubblici ottengono delle agevolazioni durante l'espletamento delle varie fasi del concorso; dallo svolgimento della prova preselettiva alla scelta della destinazione.

La prima tipologia di agevolazione riguarda proprio la fase delle prove preselettiva e vediamo che qui esistono varie possibilità.
Anzitutto ci sarà la possibilità di ottenere un ausilio o un sussidio se è necessario che il soggetto sia assistito durante la prova, oppure è possibile ottenere del tempo aggiuntivo per il completamento dei quesiti.
Inoltre, se si tratta di un soggetto con un'invalidità di percentuale pari o superiore all'80%, sarà possibile il totale esonero dall'espletamento della prova preselettiva.

La seconda agevolazione riguarda la fase della correzione delle prove e la stesura della graduatoria. Infatti i soggetti riconosciuti disabili attraverso la Legge 104 ottengono un titolo preferenziale che permette loro di salire più facilmente in graduatoria, in quanto saranno preferiti ad altri candidati senza titolo, a parità di punteggio.

La terza agevolazione è prevista dall'art. 33 della Legge 104. Questo articolo stabilisce che, per chi sia affetto da disabilità grave e per chi sia caregiver di un soggetto con disabilità grave, la sede di destinazione deve essere quella più vicina al domicilio. La norma continua affermando che, in caso di trasferimento, lo stesso non può avvenire senza il consenso della persona.

Esiste, però, anche un'altra legge (Legge 68/1999) che permette a determinate categorie, denominate "protette", di ottenere agevolazioni non solo nei concorsi pubblici, ma anche nei posti di lavoro privati.
Partiamo elencando le categorie principali previste dalla legge:
  • invalidi civili almeno al 46%;
  • invalidi dal lavoro al 34%;
  • non vedenti e sordi;
  • invalidi di guerra e di servizio.
A queste categorie si aggiungono gli orfani o i coniugi superstiti delle vittime che avrebbero goduto dell'invalidità, insieme agli orfani e ai coniugi delle vittime della criminalità organizzata e del terrorismo.

Per tutte le persone che dimostrino di appartenere a una di queste categorie è prevista, nei concorsi pubblici, una riserva di posti. Il totale dei posti riservati per ogni singola categoria è elencato all'interno del bando di concorso, in proporzione ai posti da coprire.
Nei posti di lavoro privati, i datori hanno l'obbligo di assunzione di persone appartenenti alle categorie protette nella seguente misura:
  • 7% dei dipendenti nelle aziende con un organico superiore a 50 unità;
  • 2 unità per le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 36 e 50;
  • 1 unità per le aziende che abbiano tra i 15 e i 35 dipendenti.
Vediamo quindi che non è previsto nessun obbligo di assunzione per le imprese che abbiano un numero di dipendenti inferiore a 15.


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