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ISEE e stato di famiglia, ecco gli errori più comuni da non fare se non vuoi perdere tutte le agevolazioni: la lista

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ISEE e stato di famiglia, ecco gli errori più comuni da non fare se non vuoi perdere tutte le agevolazioni: la lista
Il modello ISEE è molto importante per l'ottenimento di bonus e agevolazioni, ma spesso vengono commessi degli errori nello stato di famiglia. Ecco come evitarli
Il modello ISEE è il modello di riferimento per chiunque voglia accedere a bonus e agevolazioni. Spesso, però, vengono commessi degli errori nella fase di compilazione dello stato di famiglia, che possono portare non solo a non ottenere alcuna agevolazione, ma anche a ricevere sanzioni pecuniarie. Vediamo gli errori più comuni:
  • mancato inserimento di un figlio maggiorenne che abbia residenza nella casa di famiglia. Questo errore può essere corretto inserendo i dati del maggiorenne nel modello ISEE o facendo cambiare residenza al figlio, se non vive più in casa con i genitori;
  • utilizzo dello stesso documento per più residenze anagrafiche. Solitamente l'errore che si commette è quello di presentare un unico stato di famiglia e un unico modello ISEE. Il procedimento corretto è quello per cui ogni famiglia presenti il proprio stato di famiglia e il proprio modello ISEE, inserendo solo l'unità abitativa nella quale risiede;
  • presentazione di un documento non valido: ad esempio si può presentare uno stato di famiglia scaduto o non aggiornato. In questo caso bisogna rivolgersi all'anagrafe del proprio comune per continuare la procedura ISEE. Oppure è possibile utilizzare l'iter di attestazione precompilata.
Per procedere alla correzione, è necessario compilare il modello integrativo FC3 entro 15 giorni dalla presentazione dell'ISEE.

Ma come sapere chi fa parte del nucleo familiare? Ebbene, per essere inclusi nello stato di famiglia, è necessario convivere con il nucleo ed attestare il legame di parentela.
Il legame può essere il risultato di un matrimonio oppure di una unione civile.
O, ancora, può trattarsi di un legame di parentela, come accade nel caso dei nonni conviventi, dei figli o di altri parenti a carico che siano diversamente abili.
Si può far parte dello stesso nucleo familiare anche se si è "semplici" conviventi, oppure se si è uniti da un legame affettivo. Questo capita per le coppie non sposate o non unite civilmente, per le persone che abbiano la stessa residenza o nel caso di persone senza legami di parentela, che vivono nella stessa abitazione (come gli studenti fuori sede).

Affinché il certificato di stato di famiglia sia valido, deve essere rilasciato dal Comune di residenza e deve contenere l'indicazione dell'eventuale legame di parentela, del codice fiscale e della data di nascita dei componenti.

Ci sono, poi, dei casi particolari, come i seguenti:
  • coniugi con residenze diverse (vale la residenza principale);
  • famiglie che vivono nello stesso appartamento: in questi casi lo stato di famiglia e il modello ISEE sono unici;
  • fratelli che vivono insieme, in cui il primo fratello rientra nello stato dell'altro anche se non è a carico.
In caso ci siano dubbi sulla compilazione, ci si può rivolgere a un CAF o a un professionista competente per effettuare una dichiarazione correttiva.
Le conseguenze di un errore nello stato di famiglia possono essere:
  • la perdita di tutte le agevolazioni;
  • una sanzione fino a 25.822 euro;
  • conseguenze penali, con una sanzione detentiva fino a 3 anni;
  • la sospensione di eventuali agevolazioni già attive.
Infine è bene ricordare che, nel caso in cui l'errore nella compilazione dei documenti sia dipeso dal CAF o da un professionista abilitato, il cittadino può agire mediante diffida e richiedere il risarcimento del danno a questi soggetti, ma solo successivamente alla comunicazione dell'errore da parte degli enti preposti.


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