Chi può beneficiare dell’Adi e qual è il suo importo?
È una misura destinata ai nuclei familiari con almeno un componente con disabilità - o minorenne o con almeno sessant’anni o in condizione di svantaggio - e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
A quanto ammonta l’assegno?
L’ammontare dell’Adi è formato da un’integrazione del reddito familiare fino a 6.000 euro annui. A questo importo, in presenza di contratto di locazione registrato, può aggiungersi un contributo per l’affitto dell’immobile di residenza del nucleo familiare, per un valore pari al canone annuo previsto nel contratto stesso fino ad un massimo di 3.360 euro annui.
Però, se il nucleo familiare è composto da persone da sessantasette anni di età in su o da persone da sessantasette anni in su e altri familiari tutti disabili gravi o non autosufficienti, la soglia si alza fino a 7.560 euro all’anno e l’eventuale contributo per l’affitto fino ad un massimo di 1.800 euro annui, moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza Adi.
Però, qual è la somma in denaro dell’Adi?
Per ottenere questa misura, bisogna possedere dei requisiti al momento della richiesta e durante tutta l’erogazione del beneficio (periodo massimo di 18 mesi con possibile rinnovo, dopo un mese di sospensione, per altri 12 mesi).
Innanzitutto, il richiedente deve essere cittadino europeo o un suo familiare con diritto di soggiorno permanente oppure cittadino extracomunitario con permesso di soggiorno U.E. per soggiornanti di lungo periodo. Ancora, il richiedente deve essere residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Guardando ai requisiti economici, il nucleo familiare del richiedente deve avere un ISEE non superiore a 9.360 euro e un valore del reddito familiare che non deve superare un certo limite.
Il valore del reddito familiare deve essere inferiore alla soglia di 6.000 euro moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi. Il parametro è pari a 1 per il nucleo familiare con un soggetto fragile ed arriva a un massimo di 2,2, elevato a 2,3 in presenza di disabili gravi o non autosufficienti.
Se il nucleo familiare è formato solo da persone da sessantasette anni in su oppure da persone con età dai sessantasette anni in su e da altri familiari tutti disabili o non autosufficienti, il limite di reddito familiare è di 7.560 euro, moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza Adi.
Sul piano patrimoniale, nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario né di patrimonio immobiliare ai fini IMU non superiore a 30.000 euro (esclusa la prima casa con valore non oltre 150.000 euro), né di autoveicoli con cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc. immatricolati la prima volta nei 36 mesi precedenti alla richiesta (esclusi veicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale per soggetti disabili), né di navi, imbarcazioni da diporto o di aeromobili.
Parlando in denaro, l’Adi non può essere inferiore a euro 480 annui e, di media, ammonta ad una somma di 635 euro.
Il beneficio verrà erogato mensilmente attraverso la Carta di Inclusione emessa da Poste Italiane; l'erogazione partirà dal mese successivo alla sottoscrizione del patto di attivazione digitale (Pad) ed è condizionata alla partecipazione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.
Peraltro, il 26 gennaio 2024 ci saranno i primi versamenti per le domande presentate dal 18 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, in presenza del Pad sottoscritto e con esito positivo.
Invece, per le domande fatte tra il 7 e il 31 gennaio, il pagamento di gennaio inizierà dal 15 febbraio. Per le domande presentate da febbraio in poi, il pagamento inizierà dal 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del Pad e i successivi versamenti saranno disposti il 27 di ogni mese.