Compongono il nuovo pacchetto Antiriciclaggio e Contrasto al Finanziamento del Terrorismo (c.d. «pacchetto AMLA»):
> il regolamento “single rulebook”, relativo alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo;
> la direttiva relativa ai nuovi meccanismi antiriciclaggio e antiterrorismo che gli Stati membri dovranno istituire;
> l’istituzione di una nuova Autorità antiriciclaggio - AMLA (Anti Money Laundering Authority) con sede a Francoforte.
In particolare, l’Authority è chiamata a svolgere attività volte a migliorare i meccanismi di collaborazione e di coordinamento tra le Unità d’informazione finanziaria (FIU) dell’Unione, alle quali può chiedere dati e analisi per la valutazione delle minacce, delle vulnerabilità e dei rischi cui è esposto il mercato interno.
Per la prima volta viene introdotto nell’Unione europea un tetto al pagamento in contanti di 10.000 euro. Il tetto ai contanti italiano, invece, potrà rimanere agli attuali 5.000 euro, in quanto gli Stati membri dell’Unione europea avranno la libertà di introdurre un limite più stringente. In ogni caso, i soggetti obbligati ad adottare la normativa antiriciclaggio dovranno identificare chi effettua un'operazione in contanti compresa tra i 3.000 e i 10.000 euro.
A livello europeo sarà creato inoltre un registro centralizzato che conterrà i nomi e cognomi di titolari di cassette di sicurezza, di conti correnti, ma anche di criptovalute. Tale sistema sarà accessibile alle autorità competenti durante le indagini relative al riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo.
L’accesso ritardato alle informazioni da parte degli uffici finanziari e di altre autorità competenti sull’identità dei titolari di conti bancari e di pagamento, conti titoli, conti custodiali di cripto-asset e cassette di sicurezza, in particolare quelle anonime, “ostacola il rilevamento dei trasferimenti di fondi relativi al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo”, - spiega la direttiva- è quindi essenziale stabilire meccanismi automatizzati centralizzati, come un registro o un sistema di recupero dati, in tutti gli Stati membri come un mezzo efficiente per ottenere tempestivamente accesso alle informazioni sull’identità dei relativi titolari.
Di più: gli Stati membri, dopo la pubblicazione della direttiva, dovranno procedere a mettere a disposizione dell’Ue anche i registri che contengono le proprietà e le persone fisiche (o le società o Trust) che possiedono l’immobile. Le informazioni contenute nei registri in questione dovranno abbracciare un arco di tempo di almeno 5 anni per consentire di analizzare eventuali transazioni riferite a terreni e altre proprietà immobiliari.
Infine, altra grande novità del «pacchetto AMLA» è che, a partire dal 2029, anche le società di calcio professionistiche di alto livello coinvolte in transazioni finanziarie di alto valore con investitori o sponsor, compresi gli inserzionisti e il trasferimento di giocatori, dovranno verificare l’identità dei loro clienti, monitorare le transazioni e segnalare qualsiasi transazione sospetta