Ma attenzione perché i lavori edilizi, talvolta, fanno aumentare le tasse sull'abitazione. L'aggiornamento delle rendite catastali - ossia il nuovo classamento dell'immobile - è necessario in caso di ristrutturazione, o ampliamento, dell'immobile che ne modifica le caratteristiche. E proprio la variazione della rendita catastale influisce su Imu, Irpef e su altre imposte, perché costituisce la base imponibile per il calcolo di alcuni tributi. Ad es. in tema di Imu, ricordiamo che tale imposta si calcola sulla rendita catastale rivalutata e un aumento della rendita significherà - in sostanza - pagare più Imu, mentre una riduzione potrà abbassare l’imposta.
Attenzione però, non sempre i lavori edilizi determinano l’aggiornamento della rendita catastale, il nuovo classamento dell’immobile e - quindi - la variazione dell'importo delle tasse da pagare. Infatti, l’obbligo di aggiornamento dipende dal tipo di intervento e dall’impatto sulle caratteristiche catastali dell’unità immobiliare. In particolare, non sarà necessario l'aggiornamento - e le tasse resteranno inalterate - in ipotesi di opere di manutenzione ordinaria come, ad esempio, il cambio degli infissi o la sostituzione del pavimento.
Ma quando è obbligatorio - quindi - aggiornare la rendita catastale? Ecco i casi pratici da conoscere:
- aumento della superficie o del volume (es. ampliamenti, chiusura di verande, sopraelevazioni);
- aumento o diminuzione dei vani nella planimetria dell'immobile;
- modifica della distribuzione interna che incide sul valore dell’immobile (es. frazionamenti o accorpamenti di unità immobiliari);
- cambio di destinazione d’uso (es. da abitazione a ufficio, da magazzino a locale commerciale) e della relativa categoria catastale;
- opere edilizie che migliorano il comfort o il valore dell'abitazione (es. trasformazione da categoria economica a signorile, ristrutturazioni di pregio).
L'aggiornamento della rendita è previsto - in generale - dal Testo unico dell’edilizia e, quindi, potrebbe essere tenuto a modificare i dati catastali anche il cittadino che ha effettuato una ristrutturazione senza aiuti statali, oppure usufruendo di tipologie di bonus edilizi diverse dal Superbonus. L'aggiornamento della rendita catastale - lo rimarchiamo - può portare sia a un aumento che a una diminuzione delle tasse che un cittadino dovrà pagare, in base alla tipologia di intervento edilizio e al conseguente aumento o riduzione della rendita catastale.