Lo scorso 21 febbraio è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto legge n.14 che prevede nuove misure volte a recuperare alcune zone delle città che sono state abbandonate completamente alla microcriminalità e per le quali il semplice ed episodico intervento delle Forze dell’Ordine non risulta decisivo.
Stazioni, giardini pubblici e periferie sono diventate zone inavvicinabili per i cittadini e le famiglie, e non soltanto di notte.
La novella punta ad un definitivo stop alla criminalità diffusa ma anche all’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale che sono l’anticamera del problema.
La principale novità è una sanzione modellata sul Daspo sportivo, ovverosia un obbligo di allontanamento dai luoghi nei quali si è stati sorpresi a delinquere fino a 48 ore, e che può essere prorogato sino a 6 mesi se la condotta contestata viene reiterata ulteriormente.
Sempre nell’ottica di recuperare zone urbane lasciate in mano alla criminalità, sono state poi previste sanzioni, che si spera abbiano reale efficacia dissuasoria, per i parcheggiatori abusivi. Oltre alla multa prevista dall’art. 7 del Codice della strada, sarà possibile disporre l'allontanamento dall’area per un determinato arco temporale, che può essere prorogato se si reitera la condotta abusiva.
Solitamente in questi casi le Forze dell’Ordine dovevano limitarsi ad elevare una multa che però non aveva alcuna capacità dissuasiva atteso che generalmente i soggetti impegnati in questa attività illecita, almeno formalmente, risultano nullatenenti, mentre la nuova misura mira ed eliminare in radice la possibilità di delinquere.
Sanzioni più dure anche per chi viene trovato in stato di ubriachezza, per chi compie atti contrari alla pubblica decenza, per gli ambulanti abusivi e per chi viene sorpreso ad imbrattare i muri.
Per questi ultimi, in caso di condanna per il reato ex art. 639 del c.p. di deturpamento e imbrattamento di immobili pubblici, mezzi di trasporto o cose di interesse artistico, il decreto all’art. 16 prevede la possibilità di subordinare la concessione della sospensione condizionale della pena al ripristino e alla ripulitura dei luoghi oppure, se ciò non è possibile, al pagamento o rimborso delle spese relative alla ripulitura dei luoghi e delle cose imbrattate.
Non resta dunque che attendere la conversione del provvedimento in Legge per vedere se questi strumenti sono in grado di raggiungere i risultati sperati.
Stazioni, giardini pubblici e periferie sono diventate zone inavvicinabili per i cittadini e le famiglie, e non soltanto di notte.
La novella punta ad un definitivo stop alla criminalità diffusa ma anche all’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale che sono l’anticamera del problema.
La principale novità è una sanzione modellata sul Daspo sportivo, ovverosia un obbligo di allontanamento dai luoghi nei quali si è stati sorpresi a delinquere fino a 48 ore, e che può essere prorogato sino a 6 mesi se la condotta contestata viene reiterata ulteriormente.
Sempre nell’ottica di recuperare zone urbane lasciate in mano alla criminalità, sono state poi previste sanzioni, che si spera abbiano reale efficacia dissuasoria, per i parcheggiatori abusivi. Oltre alla multa prevista dall’art. 7 del Codice della strada, sarà possibile disporre l'allontanamento dall’area per un determinato arco temporale, che può essere prorogato se si reitera la condotta abusiva.
Solitamente in questi casi le Forze dell’Ordine dovevano limitarsi ad elevare una multa che però non aveva alcuna capacità dissuasiva atteso che generalmente i soggetti impegnati in questa attività illecita, almeno formalmente, risultano nullatenenti, mentre la nuova misura mira ed eliminare in radice la possibilità di delinquere.
Sanzioni più dure anche per chi viene trovato in stato di ubriachezza, per chi compie atti contrari alla pubblica decenza, per gli ambulanti abusivi e per chi viene sorpreso ad imbrattare i muri.
Per questi ultimi, in caso di condanna per il reato ex art. 639 del c.p. di deturpamento e imbrattamento di immobili pubblici, mezzi di trasporto o cose di interesse artistico, il decreto all’art. 16 prevede la possibilità di subordinare la concessione della sospensione condizionale della pena al ripristino e alla ripulitura dei luoghi oppure, se ciò non è possibile, al pagamento o rimborso delle spese relative alla ripulitura dei luoghi e delle cose imbrattate.
Non resta dunque che attendere la conversione del provvedimento in Legge per vedere se questi strumenti sono in grado di raggiungere i risultati sperati.