In caso di lavori di ristrutturazione dell’immobile che possano contribuire ad accrescerne il valore, il proprietario deve provvedere all’aggiornamento delle rendite catastali. Infatti, in caso di mancato aggiornamento, interverrà il Fisco, applicando sanzioni e interessi.
Secondo quanto stabilito dal Testo Unico dell’Edilizia, entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori è necessario presentare una richiesta di aggiornamento catastale al Comune, qualora tali interventi modifichino le caratteristiche dell'immobile. In particolare, le situazioni che richiedono l'adeguamento della rendita catastale includono:
- creazione di nuove unità immobiliari, sia sopra il livello del suolo che interrate;
- espansione delle unità esistenti: modifiche che alterano la sagoma esterna dell'edificio, come sopraelevazioni, costruzione di nuovi ambienti contigui o trasformazione di un terrazzo in spazio abitabile;
- variazione della superficie delle unità immobiliari: anche senza modificare la sagoma esterna, ad esempio a seguito di ristrutturazioni o interventi di manutenzione straordinaria;
- modifiche interne: che alterano il numero o la funzione degli ambienti principali e accessori;
- cambiamento della destinazione d'uso: quando un immobile viene convertito ad attività diverse rispetto a quelle precedenti;
- interventi di riqualificazione: come l’inserimento o la costruzione di servizi igienici.
Nel caso del Superbonus, gli interventi di efficientamento energetico o riqualificazione strutturale risultano spesso di grande rilevanza, essendo legati all'installazione di cappotti termici o a opere che migliorano le classi energetiche, e quindi, di solito, si presenta l'obbligo di modificare la rendita catastale.
Il costo per la variazione catastale ammonta a 50 euro per ogni pianta presentata attraverso la procedura DOCFA. Un tecnico geometra per la presentazione della nuova pianta al catasto richiede una somma compresa tra 280 e 450 euro, in base alle dimensioni dell'abitazione.
Se il contribuente non realizza la variazione, l'Agenzia delle Entrate può agire d'ufficio, inviando un avviso di accertamento e assegnando una nuova rendita, oltre a richiedere il pagamento delle sanzioni previste.
Se l’avviso di accertamento viene considerato corretto, i destinatari non dovranno eseguire ulteriori adempimenti catastali, poiché i dati verranno aggiornati direttamente dall'Agenzia.
Qualora, al contrario, si ritenga che l'atto non sia fondato, si potrà richiederne il riesame in autotutela, presentando la richiesta di revisione dell’atto o facendo ricorso.