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"Pezzotto" e pirateria digitale, ora multe salate per gli utenti e carcere per i gestori: ecco i due nuovi emendamenti

"Pezzotto" e pirateria digitale, ora multe salate per gli utenti e carcere per i gestori: ecco i due nuovi emendamenti
Due nuovi emendamenti introducono pene severe per chi non denuncia attività legate alla pirateria digitale, inclusi i gestori di servizi internet
Con l'introduzione di nuove norme, la lotta alla pirateria si fa più dura. È previsto fino a un anno di carcere per chi omette di denunciare attività illecite, legate alla trasmissione di contenuti protetti da copyright.
Questo provvedimento è stato inserito grazie agli emendamenti 6.0.35 e 6.0.36 al decreto Omnibus, approvati dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Gli emendamenti puntano a rafforzare la protezione del diritto d'autore, rendendo più difficile l'accesso illegale a contenuti come eventi sportivi o film tramite app e siti pirata.
Disabilitazione degli accessi illegali e tempi di riabilitazione
L'emendamento 6.0.35, firmato dai senatori Zedda, Liris e Damiani, stabilisce che i siti bloccati per la trasmissione di contenuti pirata potranno essere riabilitati solo dopo sei mesi dal blocco, a condizione che non siano più usati per attività illecite.
Anche i fornitori di servizi Vpn e Dns sono inclusi nella normativa, indipendentemente dalla loro localizzazione geografica. Una volta accertato il reato, i contenuti illegali devono essere bloccati entro 30 minuti dalla notifica dell'ordine delle autorità competenti.
Carcere per i fornitori di servizi che non collaborano e multe per gli utenti
L'emendamento 6.0.36 si rivolge direttamente a internet provider, motori di ricerca, fornitori di reti di distribuzione di contenuti, e servizi Vpn e Dns. Questi soggetti sono obbligati a informare le autorità in caso di attività illegali sui loro servizi. La mancata denuncia verrà punita con la reclusione fino a un anno.
Anche i fornitori che operano fuori dall'Unione Europea, ma offrono servizi in Italia, devono nominare un rappresentante legale nel Paese per garantire il rispetto delle norme.
Oltre al carcere, la legge prevede multe automatiche per gli utenti finali che usufruiscono di servizi illegali, con sanzioni che variano da 150 a 5.000 euro.
Il Governo ha destinato 2 milioni di euro l'anno per supportare l'attuazione di queste misure, continuando così a intensificare la lotta alla pirateria e alla violazione del diritto d'autore.


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