Nella circolare n. 23 del 28/01/2025, l'Inps ha comunicato i nuovi importi e i limiti di reddito entro cui rientrare per ricevere le prestazioni assistenziali destinate ai disabili. La rivalutazione delle pensioni e degli assegni a favore dei cittadini con disabilità - che siano invalidi civili, ciechi civili e sordi - viene fatta sulla base della percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2025, che è stata determinata in misura pari a +0,8% dal 1° gennaio 2025, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l'anno successivo.
L'Istituto fa innanzitutto notare che, per il 2024, non è previsto alcun conguaglio. Il trattamento minimo per le pensioni di lavoratori dipendenti e autonomi sarà di 603,40 euro mensili. Per le pensioni di importo pari o trattamento inferiore al minimo è previsto un incremento del +2,2% per il 2025, garantendo un supporto maggiore a chi ha redditi più bassi.
I pagamenti delle pensioni e delle prestazioni assistenziali saranno effettuati il primo giorno bancabile di ogni mese, o il giorno successivo se si tratta di giornata festiva o non bancabile.
Dunque, per schematizzare, con decorrenza dal mese di gennaio, la pensione di invalidità al 100% salirà a quota 336,00 euro (potrà essere percepita se si ha un reddito inferiore ai € 19.772,50 euro annui); invece, l'indennità di l'accompagnamento sarà di 542,02 euro (viene erogata a prescindere dal reddito ai disabili non autosufficienti). Anche la pensione di invalidità - per chi ha una disabilità riconosciuta tra il 74% e il 99% - cresce fino a 336,00 euro mensili; per riceverla, però, il limite di reddito entro cui rientrare è fissato a € 5.771,35 euro.
È evidente che, rispetto agli importi delle invalidità 2024, le cifre hanno subito un aumento minimo. Per fare un esempio, la pensione di invalidità civile nel 2025 è di 336,00 euro al mese, mentre nel 2024 era di 333,33 euro.
I limiti di reddito, applicati nel 2025 per il diritto alle pensioni a favore dei mutilati, invalidi civili totali, ciechi civili e sordomuti, sono aumentati dell'1,6% rispetto all'anno 2024.
Il limite di reddito per il diritto all'assegno mensile degli invalidi parziali e delle indennità di frequenza è quello stabilito per la pensione sociale. Tali limiti si applicano anche agli assegni sociali sostitutivi dell'invalidità civile.
Di seguito pubblichiamo un prospetto riepilogativo degli importi mensili e dei limiti di reddito.
INVALIDI CIVILI
L'Istituto fa innanzitutto notare che, per il 2024, non è previsto alcun conguaglio. Il trattamento minimo per le pensioni di lavoratori dipendenti e autonomi sarà di 603,40 euro mensili. Per le pensioni di importo pari o trattamento inferiore al minimo è previsto un incremento del +2,2% per il 2025, garantendo un supporto maggiore a chi ha redditi più bassi.
I pagamenti delle pensioni e delle prestazioni assistenziali saranno effettuati il primo giorno bancabile di ogni mese, o il giorno successivo se si tratta di giornata festiva o non bancabile.
Dunque, per schematizzare, con decorrenza dal mese di gennaio, la pensione di invalidità al 100% salirà a quota 336,00 euro (potrà essere percepita se si ha un reddito inferiore ai € 19.772,50 euro annui); invece, l'indennità di l'accompagnamento sarà di 542,02 euro (viene erogata a prescindere dal reddito ai disabili non autosufficienti). Anche la pensione di invalidità - per chi ha una disabilità riconosciuta tra il 74% e il 99% - cresce fino a 336,00 euro mensili; per riceverla, però, il limite di reddito entro cui rientrare è fissato a € 5.771,35 euro.
È evidente che, rispetto agli importi delle invalidità 2024, le cifre hanno subito un aumento minimo. Per fare un esempio, la pensione di invalidità civile nel 2025 è di 336,00 euro al mese, mentre nel 2024 era di 333,33 euro.
I limiti di reddito, applicati nel 2025 per il diritto alle pensioni a favore dei mutilati, invalidi civili totali, ciechi civili e sordomuti, sono aumentati dell'1,6% rispetto all'anno 2024.
Il limite di reddito per il diritto all'assegno mensile degli invalidi parziali e delle indennità di frequenza è quello stabilito per la pensione sociale. Tali limiti si applicano anche agli assegni sociali sostitutivi dell'invalidità civile.
Di seguito pubblichiamo un prospetto riepilogativo degli importi mensili e dei limiti di reddito.
INVALIDI CIVILI
- Pensione invalidi civili totali: € 336,00; limite di reddito: € 19.772,50.
- Assegno mensile invalidi civili parziali: € 336,00; limite di reddito: € 5.771,35.
- Accompagnamento invalidi civili totali: € 542,02; nessun limite di reddito.
- Indennità di frequenza minori di 18 anni: € 336,00; limite di reddito: € 5.771,35.
CIECHI
- Pensione ciechi civili assoluti (non ricoverati): € 363,37; limite di reddito: € 19.772,50.
- Pensione ciechi civili assoluti (ricoverati): € 336,00; limite di reddito: € 19.772,50.
- Pensione ciechi civili parziali (ricoverati e non): € 336,00; limite di reddito: € 19.772,50.
- Accompagnamento ciechi civili assoluti: € 1.022,44; nessun limite di reddito.
- Indennità speciale ciechi ventesimisti (ricoverati e non): € 229,30; nessun limite di reddito.
- Assegno a vita ipovedenti gravi (decimisti): € 249,38; limite di reddito € 9.506,10.
SORDI
- Pensione sordi: € 336,00; limite di reddito: € 19.772,50.
- Indennità comunicazione sordi: € 267,83; nessun limite di reddito.
LAVORATORI CON DREPANOCITOSI O TALASSEMIA MAJOR: € 603,40; nessun limite di reddito.