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Pensione anticipata, aumentano l'età pensionabile e i requisiti con la nuova Legge di Bilancio 2024: ecco i dettagli

Pensione anticipata, aumentano l'età pensionabile e i requisiti con la nuova Legge di Bilancio 2024: ecco i dettagli
Nuove modifiche alla pensione anticipata: aumenti progressivi dell’età pensionabile
Come è noto, il sistema previdenziale italiano è stato oggetto di una importante ristrutturazione ad opera della riforma Fornero. Tale intervento legislativo, infatti, ha determinato una riorganizzazione delle varie tipologie di pensioni erogate in Italia, sia con il metodo contributivo che con quello misto.
Tra le novità principali, vi è stata la sostituzione della pensione di anzianità con la pensione anticipata, mantenendo la tradizionale pensione di vecchiaia.
La pensione di anzianità era una prestazione basata unicamente sull'anzianità contributiva, indipendentemente dall'età anagrafica. Questa è stata gradualmente eliminata, con l'ultima erogazione avvenuta nel 2018, in concomitanza con la fine del sistema retributivo. L'eliminazione è stata motivata dall'eccessivo peso finanziario di queste prestazioni per le casse dello Stato.

Recentemente, la Legge di Bilancio 2024 ha apportato modifiche importanti riguardo all'adeguamento del requisito anagrafico legato all'aspettativa di vita. Infatti, il blocco degli scatti è stato anticipato al 31 dicembre 2024, anziché al 2026. Tuttavia, in base alle stime diffuse dall’ISTAT, non sono previsti ulteriori aggiornamenti fino al 2026.
Inoltre, viene confermata la finestra mobile di tre mesi per l'inizio del trattamento pensionistico, con l'introduzione di penalizzazioni progressive a partire dal 2025 per alcune pensioni pubbliche, in particolare quelle legate alla gestione ex INPDAP, con piena operatività prevista dal 2028.
Esaminiamo, quindi, nel dettaglio le nuove modalità di pensionamento e le rispettive decorrenze, in relazione alle diverse opzioni di uscita anticipata.

Accanto alla pensione anticipata ordinaria, regolata dalla riforma Fornero, vengono periodicamente proposte alcune misure temporanee che favoriscono una maggiore flessibilità nel pensionamento. Inoltre, esistono deroghe permanenti alle regole generali, riservate a specifiche categorie di lavoratori. Tali deroghe, in alcuni casi, tengono conto anche dell'adeguamento all'aspettativa di vita, che però resterà bloccato fino al 2024 solo per determinate categorie.
Le casistiche sono numerose e variano in base alla tipologia di pensione anticipata disponibile e alla rispettiva decorrenza.

Quanto ai requisiti per accedere alla pensione, questi aumenteranno progressivamente, in linea con l'aspettativa di vita. Dal 2027, l'età pensionabile per accedere alla pensione di vecchiaia (attualmente fissata a 67 anni) potrebbe subire incrementi, mentre dal 2025 inizieranno ad aumentare i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata.
Per le pensioni basate sull'anzianità contributiva, i requisiti resteranno fermi a 41 anni e 10 mesi per le donne e a 42 anni e 10 mesi per gli uomini fino al 2024, dopodiché riprenderanno ad aumentare gradualmente in base alle aspettative di vita, con scatti periodici che potranno arrivare fino a tre mesi ogni due anni.
Attualmente, l'età minima per accedere alla pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni, con almeno 20 anni di contributi. Questo requisito, però, è soggetto a future modifiche in base all'adeguamento all'aspettativa di vita.
Si stima che, a partire dal 2027, l'età pensionabile subirà quattro scatti di tre mesi ogni due anni, fino al 2033.
 
Introdotta il 1° gennaio 2012 in sostituzione della pensione di anzianità, la pensione anticipata ordinaria permette di andare in pensione dopo aver raggiunto un'anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, secondo quanto stabilito dalla riforma Fornero. Il Decreto Pensioni del 2019 ha mantenuto questi requisiti fino al 2026, bloccando l'adeguamento all'aspettativa di vita. Tuttavia, la Manovra Meloni ha anticipato la ripresa degli scatti alla fine del 2024.
Una volta terminato il blocco, gli scatti riprenderanno e, a causa dell'effetto Covid, potrebbero essere più alti del previsto, con un possibile aumento di quattro mesi entro il 2035, portando il requisito contributivo a 44 anni.
 
La riforma Fornero ha, inoltre, introdotto alcune penalizzazioni per chi richiedeva la pensione anticipata prima di raggiungere i requisiti per la pensione di vecchiaia standard. Queste prevedevano una riduzione dell'assegno pensionistico dell'1% per ogni anno di anticipo, fino a un massimo di due anni e del 2% per gli anni successivi. Tuttavia, queste penalizzazioni sono state abolite con la legge di Bilancio del 2017 e, ad oggi, non sono più applicate.
 
Un'alternativa è rappresentata dalla pensione anticipata contributiva, riservata a chi ha maturato i contributi interamente dopo il 1° gennaio 1996 e non ne possedeva alla data del 31 dicembre 1995. Questa opzione consente di anticipare il pensionamento di tre anni rispetto all'età pensionabile prevista per la pensione di vecchiaia.
Nel 2024, i requisiti sono 64 anni di età e 20 anni di contribuzione effettiva, con l'ulteriore condizione che l'importo della pensione sia almeno tre volte l'assegno sociale, ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per chi ha due o più figli.


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