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Partite IVA, novità per il regime forfettario, cambia la soglia di reddito per i lavoratori dipendenti: il nuovo limite

Lavoro - -
Partite IVA, novità per il regime forfettario, cambia la soglia di reddito per i lavoratori dipendenti: il nuovo limite
Qual è la nuova soglia di reddito per i lavoratori dipendenti che intendono avviare un’attività con il regime forfettario? Scopriamolo insieme
In via generale il regime forfettario è un regime fiscale agevolato, destinato alle persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni con ricavi/compensi annui incassati non superiori a 85.000 euro.
La Legge 30 dicembre 2024, n. 207 - Legge di bilancio 2025 - ha introdotto novità importanti per chi opera in regime forfettario, offrendo diverse opportunità con vantaggi fiscali e una maggiore accessibilità per i lavoratori dipendenti e i neoimprenditori.

Una delle principali novità riguarda il limite di reddito per i lavoratori dipendenti che intendono avviare un’attività con il regime forfettario. La soglia di reddito per lavoro dipendente o assimilato è stata alzata a 35.000 euro.
Il legislatore, in particolare, interviene sull'articolo 1, comma 57, della legge n. 190 del 2014, modificando la formulazione originaria, la quale stabiliva che non potessero accedere al regime forfettario i soggetti che, nell’anno precedente, avessero percepito redditi da lavoro dipendente e da redditi assimilati (come pensioni, cassa integrazione, collaborazioni coordinate e continuative, compensi agli amministratori di società) superiori a 30.000 euro.

In sostanza, prima delle modifiche introdotte, il contribuente che desiderava aprire un'attività in regime forfettario nel 2025, o mantenere tale regime, non doveva aver percepito redditi di lavoro dipendente o assimilati superiori a 30.000 euro nel 2024.

Con le nuove modifiche, il limite di reddito per accedere al regime forfettario è stato alzato, aprendo la possibilità a un numero maggiore di contribuenti, inclusi i lavoratori dipendenti, di usufruire delle agevolazioni fiscali previste dal regime forfettario. Tuttavia, occorre precisare che solo per l’anno di imposta 2024 la soglia dei 30.000 euro viene innalzata di 5.000 euro, divenendo quindi pari a 35.000 euro.
Un’altra novità positiva riguarda gli artigiani e i commercianti che aprono una nuova attività nel 2025: chi si iscrive per la prima volta alla Gestione Artigiani o Commercianti potrà, infatti, beneficiare di una riduzione del 50% dei contributi INPS dovuti nei primi tre anni di attività. Questa misura è pensata per incentivare l’avvio di nuove attività nel settore e ridurre l'onere fiscale per i neoimprenditori.

Per quanto riguarda gli altri aspetti, è stata confermata l’aliquota agevolata del regime forfettario, che rimane fissata al 15% per la maggior parte degli imprenditori. Tuttavia, per le nuove attività, è previsto uno sconto al 5% nei primi cinque anni di operatività, una misura che mira a supportare i nuovi imprenditori nelle fasi iniziali. Il limite di ricavi o compensi rimane invariato a 85.000 euro, e chi apre una partita IVA nel 2025 deve tenere presente che questo limite sarà riproporzionato in base al periodo di attività svolto nell’anno (ad esempio, se si apre la partita IVA a maggio, il limite sarà di 56.821,92 euro).

Infine, si prevede che il regime forfettario possa essere mantenuto anche nel caso in cui il contribuente in regime forfettario eserciti attività in misura prevalente verso il soggetto che risulta essere anche il proprio datore di lavoro subordinato.

Quanto sopra, tuttavia, solo se il rapporto di lavoro dipendente – a tempo indeterminato e part-time, con un orario tra il 40% ed il 50% di quello pieno – e, contestualmente, il rapporto di lavoro autonomo, siano “codificati” in un unico contratto “misto”:
  • stipulato da parte di datori di lavoro con almeno 250 dipendenti;
  • certificato dagli organi di cui all’art. 76 del D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276 (es. Ministero del Lavoro, Enti Bilaterali, ecc.).

Tale contratto misto deve risultare stipulato prima dell’inizio del rapporto di lavoro dipendente e, contemporaneamente, di lavoro autonomo.

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