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Nuovo Codice della Strada, ecco come cambiano le multe per il divieto di sosta: le cifre, le nuove regole e i limiti

Nuovo Codice della Strada, ecco come cambiano le multe per il divieto di sosta: le cifre, le nuove regole e i limiti
La possibilità di trovare un verbale lasciato sul tergicristallo della propria auto rappresenta un incubo costante, soprattutto se si vive nei contesti urbani, dove la ricerca di un parcheggio può risultare particolarmente difficoltosa. La recente riforma del Codice della strada ha introdotto significative novità in materia, prevedendo anche limiti al numero di verbali che possono essere contestati per la medesima infrazione in un determinato arco temporale. Tuttavia sono state rilevate criticità nell’applicazione delle nuove regole sia da parte degli utenti della strada che degli agenti preposti al controllo
Fra le novità della riforma del Codice della strada, introdotta con la L. n. 177 del 2024, rileva l’introduzione di un tetto massimo alle sanzioni per chi lascia un veicolo in sosta vietata per un periodo prolungato.
Stante la disciplina previgente, per tale circostanza si prevedeva una multa da 26 a 102 euro per ogni periodo di 24 ore in cui la violazione si protraeva. Non era contemplato, dunque, un limite massimo al numero di sanzioni che potevano essere comminate.

Ora, invece, è previsto un limite massimo del numero di sanzioni amministrative che possono essere applicate sullo stesso veicolo in un dato arco di tempo (che potrebbe essere un giorno o un periodo più esteso). Questo limite è stato introdotto per evitare la proliferazione incontrollata di verbali in situazioni in cui la frequenza delle infrazioni può risultare elevata, a causa delle condizioni di parcheggio difficoltose.

Ma cosa comporta in pratica questo meccanismo?
La nuova regola comporta che la sanzione massima applicabile per una singola infrazione non può superare i 408 euro (ovvero 102 euro moltiplicati per quattro). Questa regola si applica sia alle soste vietate "classiche", come il parcheggio in aree riservate o lungo le strade dove la sosta è vietata, sia alle violazioni della sosta oraria, dove è consentito sostare gratuitamente ma solo per un determinato periodo.
Facendo un esempio, se un’auto viene lasciata in sosta vietata per oltre 24 ore, non si potrà più procedere con sanzioni giornaliere illimitate, come avveniva in passato. L’agente preposto al controllo dovrà annotare l’orario di inizio dell’infrazione e applicare la multa giornaliera fino al raggiungimento del tetto massimo delle quattro sanzioni.

La disciplina per le zone tariffate in caso di ticket orario insufficiente
Il nuovo art. 7 del Codice della strada introduce cambiamenti per le sanzioni relative alla sosta oraria e alla sosta tariffata. Nel caso della sosta oraria, ad esempio in un’area in cui è permesso parcheggiare gratuitamente per un’ora, le sanzioni aumentano in base al tempo di sforamento. Al termine della prima ora, la multa sarà di 26 euro; allo scadere della seconda, salirà a 54 euro; dopo tre ore, si raggiungeranno gli 80 euro, fino ad arrivare al massimo di 106 euro dopo quattro ore. Questo meccanismo permette di evitare sanzioni eccessivamente punitive per brevi ritardi e introduce un sistema di penalità crescente per chi prolunga la sosta.
La situazione si complica nel caso della sosta tariffata, dove le multe variano in base al mancato pagamento del parcheggio o al pagamento insufficiente:
  • se non viene pagata alcuna tariffa, la multa varia da 42 a 173 euro, a cui si aggiunge una maggiorazione pari al costo del parcheggio per un intero giorno;
  • se invece si paga per un’ora e si rimane oltre, le regole diventano più complesse; nella specie:
  1. se il superamento è contenuto entro il 10% del tempo pagato, non si applica alcuna sanzione;
  2. se il superamento è tra il 10% e il 50% del tempo corrisposto (quindi fino a mezz’ora oltre la scadenza con tariffa oraria oppure dopo un’ora con ticket da due ore), la multa è ridotta del 50%;
  3. infine, se si supera il 50% del tempo pagato, si applica la sanzione piena, oltre alla maggiorazione del costo giornaliero del parcheggio.
Un altro profilo da considerare è che, in fase di pagamento diretto del verbale, la riduzione del 30% prevista per chi paga entro cinque giorni si applica solo alla sanzione amministrativa, con il rischio di generare confusione nei cittadini, soprattutto in caso di errori di calcolo o di pagamenti parziali.

Sanzioni inasprite per la sosta in aree riservate
Per chi parcheggia in aree riservate, come gli stalli per disabili o le fermate dei mezzi pubblici, le sanzioni sono più severe: la multa può arrivare a 330 euro, con la rimozione del veicolo e la decurtazione di 4 punti sulla patente. Per la sosta sulle fermate degli autobus, la sanzione è di 165 euro, con la rimozione del veicolo e la decurtazione di 2 punti dalla patente.

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