Si tratta di permessi retribuiti: cioè, riposi di due ore o di un’ora al giorno (a seconda se l’orario di lavoro sia o meno di almeno di sei ore giornaliere), oppure riposi di tre giorni al mese, continuativi o anche divisi.
Però, è possibile usufruire dei permessi Legge 104 in cassa integrazione?
La cassa integrazione è un istituto che consiste in una prestazione economica, erogata dall’INPS ai lavoratori quando il datore è costretto momentaneamente a sospendere l’attività o a ridurre l’orario di lavoro al verificarsi di specifiche circostanze (provvisoria difficoltà di mercato del datore; altri eventi temporanei non dovuti a responsabilità del datore di lavoro o dei lavoratori; riorganizzazione aziendale o grave crisi aziendale).
Quindi, cassa integrazione e permessi 104 sono compatibili?
Per rispondere, è necessario distinguere tra cassa integrazione “a zero ore” e “ad orario ridotto”:
- nel caso di cassa integrazione a zero ore, il lavoratore resta a casa per tutto il mese lavorativo;
- nell’ipotesi di cassa integrazione ad orario ridotto, il lavoratore è sospeso solo alcune ore al giorno o alcuni giorni a settimana.
Se è in cassa integrazione a zero ore, il lavoratore non ha diritto ai permessi Legge 104. Questo perché, se il lavoratore è del tutto sospeso dall’attività lavorativa, è chiaro che egli potrà assistere il familiare con disabilità.
Invece, quando il lavoratore è in cassa integrazione ad orario ridotto, egli avrà diritto ai permessi 104, ma con una precisazione. Infatti, in questo caso, i permessi Legge 104 spetteranno al lavoratore, ma in misura proporzionata alla prestazione lavorativa.
Come si effettua questo ridimensionamento del numero dei giorni di permesso 104 in proporzione al lavoro svolto?
È l’INPS a darci le necessarie indicazioni.
Per fare il calcolo dei giorni spettanti, occorre riprendere una formula simile a quella utilizzata per calcolare i permessi per i lavoratori in part-time verticale (ossia coloro che lavorano otto ore al giorno, ma solo in alcuni giorni della settimana, del mese o dell’anno).
Come si calcolano i giorni di permesso 104 spettanti in cassa integrazione?
La formula è “x : a = b : c”.
Ecco il significato di ogni elemento di questa formula:
- la “x” rappresenta il numero dei giorni di permesso 104 in cassa integrazione;
- la “a” coincide con il numero dei giorni di lavoro effettivi;
- la “b” corrisponde al numero dei tre giorni teorici di permesso;
- la “c” rappresenta il numero dei giorni lavorativi nel mese.
Per calcolare “x” (il numero dei giorni di permesso 104 in cassa integrazione), bisognerà moltiplicare “a” per “b” (il numero dei giorni di lavoro effettivi moltiplicati per il numero dei tre giorni teorici di permesso) e il risultato dovrà essere diviso per “c” (il numero dei giorni lavorativi nel mese).
Facciamo un esempio. Un dipendente è in cassa integrazione i primi cinque giorni del mese. Il mese include 22 giorni lavorativi. Pertanto, il soggetto lavora effettivamente 17 giorni. Teoricamente, il soggetto avrebbe diritto a tre giorni di permesso 104. Ora calcoliamo il numero dei giorni di permesso 104 spettanti in cassa integrazione. Moltiplichiamo 17 per 3 (giorni di lavoro effettivi per giorni teorici di permesso 104): il risultato è 51. Ora, dividiamo 51 per 22 (il numero dei giorni lavorativi nel mese): il risultato è 2,31.
Il risultato deve essere arrotondato per difetto o per eccesso. Quindi, nel nostro esempio, il lavoratore in cassa integrazione avrà diritto a due giorni di permesso 104.