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ISEE 2025, da oggi nuovi criteri per il calcolo ISEE, esclusi alcuni investimenti, ma solo su richiesta: ecco cosa fare

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ISEE 2025, da oggi nuovi criteri per il calcolo ISEE, esclusi alcuni investimenti, ma solo su richiesta: ecco cosa fare
In questo articolo ti illustriamo la possibilità offerta dal Governo per abbassare l'ISEE e accedere alle agevolazioni
È stato di recente approvato dal Governo il decreto che esclude dal calcolo dell’ISEE gli investimenti in titoli di Stato e postali per un importo fino a 50.000 euro. Questa novità sostanzialmente implica che sarà possibile abbassare il patrimonio e riuscire ad accedere ad alcune agevolazioni, che altrimenti non sarebbero spettate.

L'ISEE è l'indicatore che serve per valutare la situazione economica dei nuclei familiari, i quali intendano beneficiare di una prestazione sociale agevolata. Le famiglie che fanno richiesta di accedere ad alcune indennità, sussidi o sostegni economici – come bonus bollette, bonus asilo nido, riduzioni delle tasse universitarie, esenzioni nell’utilizzo del sistema sanitario e via dicendo - devono dimostrare generalmente di avere un ISEE basso.

Tale indicatore, ad esempio, serve a determinare qual è l’importo corretto mensile dell’assegno unico che la famiglia può ricevere per ogni figlio a carico. In taluni casi, invece, per poter accedere a determinati sostegni, le norme impongono dei limiti massimi di reddito: superando queste soglie si viene, quindi, automaticamente esclusi dalle specifiche misure.

La funzione di questo indicatore, dunque, è quella di determinare in modo equo la partecipazione al costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie: esso è - proprio per questa ragione - soggetto a stringenti controlli da parte dell'amministrazione finanziaria.

Adesso, grazie a questa novità, sarà possibile abbassare legalmente l’ISEE, fino ad un massimo di 50.000 euro del valore dei titoli di Stato posseduti e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, come i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale.

Ma cosa deve fare chi ha già ottenuto l’ISEE?
Per ottenere la propria certificazione ISEE è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare. Il valore fa riferimento sempre ai due anni precedenti: questo vuol dire che l’ISEE presentato nell’anno in corso prende in considerazione i redditi di due anni prima. L’ISEE 2025 viene calcolato, quindi, utilizzando i redditi e le giacenze medie del 2023 e basandosi sui saldi patrimoniali al 31 dicembre 2023. Si fa, invece, riferimento al nucleo familiare così come è composto al momento della richiesta.
Allo stato si attende la successiva pubblicazione del nuovo decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Pertanto, fino all’entrata in vigore del provvedimento, gli ISEE già rilasciati restano validi fino alla scadenza, ma - alla luce del nuovo provvedimento - ovviamente risultano con un dato significativamente più alto, che potrebbe escludere diversi contribuenti dall’accesso a misure sociali e di assistenza agevolate erogate dallo Stato (assegno unico, bonus nido, bonus nascite) e dagli enti locali.
Gli Isee già elaborati - si puntualizza - non saranno corretti automaticamente: quindi chi vorrà un Isee aggiornato dovrà presentare una nuova DSU.

Quali altre novità sono contemplate dal decreto in commento?
Si prevede che, per i nuclei familiari aventi tra i componenti persone con disabilità o non autosufficienti, sono esclusi dal computo del reddito di ciascun componente del nucleo familiare i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito, a qualunque titolo corrisposti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità. Viene, inoltre, attribuita una maggiorazione, pari a 0,5, al parametro della scala di equivalenza per ogni componente (del nucleo familiare) con disabilità media, grave o non autosufficiente.

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