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Ferie in anticipo, ecco tutti i casi in cui puoi prenderle o sei costretto a prenderle: scopri cosa cambia in busta paga

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Ferie in anticipo, ecco tutti i casi in cui puoi prenderle o sei costretto a prenderle: scopri cosa cambia in busta paga
Ogniqualvolta il dipendente si trova nella condizione di dover usufruire di ferie non ancora maturate si parla di "ferie in negativo" o "ferie in anticipo". Vediamo cosa sono e quali sono le conseguenze per il dipendente che ne usufruisce
Il diritto alle ferie è un diritto fondamentale e indisponibile, tutelato dall'art. 36 Cost. il quale afferma che il lavoratore ha diritto alle ferie annuali retribuite e che non può rinunziarvi.
La disciplina continua nel codice civile, all'art. 2109, che sancisce la durata delle ferie retribuite per un periodo non inferiore a quattro settimane. Infine anche i vari CCNL si occupano della disciplina delle ferie.
Ciò che è importante sapere è che le quattro settimane di ferie si maturano durante l'anno e, in merito al loro godimento, due di queste si godono consecutivamente su richiesta del lavoratore, le altre due saranno godute dal lavoratore nei 18 mesi successivi alla loro maturazione.
Ma può capitare che il lavoratore si trovi a richiedere delle ferie che non ha maturato, cc.dd. "ferie in negativo": quindi vediamo cosa succede in questo caso.
Partiamo affermando che non esiste una disciplina specifica per questa tipologia di ferie, ma molti datori di lavoro decidono di inserire le modalità e i casi di utilizzo nel codice aziendale.
Molto spesso le cause che portano ad usufruire di tali ferie sono:
  • necessità di prendersi cura di questioni personali urgenti;
  • esigenze familiari;
  • chiusure aziendali non pianificate;
  • imposizione nei periodi di bassa stagione.
In merito alle implicazioni del loro utilizzo, vediamo che è necessaria una chiara comunicazione tra datore di lavoro e lavoratore, poiché tutti i giorni di ferie usati in anticipo dal lavoratore vanno a costituire un debito di ferie che egli avrà nei confronti del datore.
Questo significa che questi giorni saranno sottratti alle ferie che il lavoratore andrà a maturare nel corso dell'anno. Casi del genere possono succedere soprattutto ai neoassunti, i quali non hanno ancora maturato giorni di ferie ma che, per necessità, hanno bisogno di usufruirne.

In merito ai limiti di utilizzo, molto spesso i datori di lavoro decidono di apporre nel codice aziendale un limite - variabile tra 10 e 15 giorni - alle ferie anticipate. Questo per evitare che il lavoratore accumuli troppi giorni di debito.
Un'altra conseguenza, oltre allo scomputo dei giorni richiesti in anticipo rispetto a quelli che verranno maturati, riguarda il loro trattamento economico.
Seppur questi giorni vengano retribuiti regolarmente, nel caso in cui il debito del lavoratore dovesse superare i giorni maturati alla cessazione del rapporto di lavoro, quelli in eccesso saranno sottratti nell'ultima busta paga.
In caso il lavoratore abbia un debito di ferie, è bene che controlli il suo saldo ferie in busta paga, così da verificare che non ci siano discrepanze rispetto ai giorni effettivamente goduti e, in tal caso, comunicarlo al reparto buste paga o all'ufficio risorse umane.
Questo è molto importante per assicurare l'assoluta trasparenza tra datore di lavoro e lavoratore e la flessibilità che caratterizza questa tipologia di ferie.

In conclusione, si può affermare che, nel caso delle ferie in negativo, è bene che il datore di lavoro comunichi adeguatamente ai dipendenti le modalità e i limiti di utilizzo, così come è bene che i dipendenti controllino il loro saldo ferie nel caso in cui ne abbiano usufruito.


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