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Esenzione ticket sanitario, ecco a chi spetta e cosa fare per non perderla: procedura completa con requisiti ed esenzioni

Esenzione ticket sanitario, ecco a chi spetta e cosa fare per non perderla: procedura completa con requisiti ed esenzioni
L’esenzione dal ticket sanitario per gli over 65 richiede il rispetto di limiti reddituali e non è automatica: la mancata autocertificazione dei requisiti può escludere molti aventi diritto, aggravando la situazione economica di pensionati e famiglie con redditi modesti
Il diritto all’esenzione dal ticket sanitario per gli over 65 non è riconosciuto automaticamente in ogni circostanza e la mancata richiesta potrebbe comportare la perdita del beneficio. Questo avviene poiché, oltre al requisito anagrafico del compimento dei 65 anni, è necessario rispettare un preciso limite reddituale.
I cittadini che hanno superato i 65 anni di età possono ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario se il reddito complessivo del nucleo familiare non supera i 36.151,98 euro annui. Tuttavia, anche chi soddisfa entrambi i requisiti – età e reddito – potrebbe non vedersi riconosciuta automaticamente l’esenzione.

Questo problema è spesso legato all’aggiornamento delle banche dati: l’Agenzia delle Entrate non è obbligata a trasmettere le informazioni reddituali dei contribuenti agli enti preposti, lasciando molte persone, teoricamente aventi diritto, prive dell’esenzione.
In tali casi, la soluzione consiste nell’autocertificare il possesso dei requisiti per ottenere il beneficio, anche se non riconosciuti in via automatica dall’ASL.
Per gli over 65, l’esenzione dal ticket rappresenta un supporto fondamentale, considerando che questa fascia di popolazione, prevalentemente composta da pensionati, nella quasi totalità dei casi percepisce redditi pensionistici di gran lunga inferiori rispetto agli stipendi percepiti durante il periodo lavorativo. Pertanto, la mancata esenzione può gravare non solo sull’individuo, ma anche sul nucleo familiare.

Per ovviare a questa situazione, entro il 31 marzo di ogni anno è possibile comunicare i propri dati anagrafici e reddituali per richiedere l’esenzione, qualora non venga riconosciuta in modo automatico.
Coloro che possiedono un’attestazione di esenzione con i codici E01, E03 o E04 rilasciata a partire dal 2014 non devono presentare nuovamente la domanda, poiché queste esenzioni hanno validità illimitata, salvo variazioni reddituali. In caso di modifica del reddito, l’esenzione decade automaticamente e, qualora il cittadino recuperi i requisiti, è necessario autocertificare la variazione per riottenere il diritto.

Per non perdere il diritto all’esenzione, è consigliabile verificare periodicamente la propria situazione accedendo al portale della Regione di appartenenza mediante:
  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica);
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Attraverso il sito, è inoltre possibile:
  • autocertificare il diritto all’esenzione;
  • comunicare eventuali variazioni del reddito.
In alternativa, è possibile recarsi presso gli sportelli territoriali della ASL per certificare la situazione reddituale e ottenere il riconoscimento dell’esenzione.

L’esenzione dal ticket è prevista per diverse categorie, ognuna identificata da un codice specifico:
  • E01: per età inferiore a 6 anni o superiore a 65 anni, con reddito complessivo familiare non superiore a 36.151,98 euro;
  • E02: per disoccupati e familiari a carico con reddito familiare non superiore a 8.263,31 euro (incrementato fino a 11.362,05 euro con il coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico);
  • E03: per titolari di pensione sociale;
  • E04: per titolari di pensioni integrate al minimo, con reddito familiare nei limiti previsti per E02;
  • vi rientrano inoltre invalidi di guerra, del lavoro, per servizio, invalidi civili, ciechi, sordomuti, vittime di terrorismo o del dovere, in caso di gravidanza, diagnosi precoce di alcuni tumori, accertamento di Hiv, malattie croniche o rare.
L’esenzione dal ticket sanitario rappresenta un importante strumento di tutela sociale per i cittadini con redditi modesti. Tuttavia, il mancato aggiornamento delle banche dati e la mancanza di automatismi rischiano di privare molti aventi diritto di questo beneficio. È quindi essenziale che gli interessati monitorino la propria posizione e provvedano, ove necessario, ad autocertificare il possesso dei requisiti per ottenere un’esenzione che spetta loro di diritto.


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