Dal 20 maggio i contribuenti hanno, invece, la possibilità di procedere alla modifica e all’integrazione dei dati da inserire nel suddetto modello e, successivamente, all’inoltro dello stesso.
In ogni caso, è bene ricordare che il termine per la consegna del Modello 730 è stato fissato al 30 settembre, il che quindi non crea particolari difficoltà per i contribuenti, i quali hanno un lasso di tempo piuttosto ampio per munirsi di tutta la documentazione necessaria ad effettuare la propria dichiarazione dei redditi.
Inoltre, l'eventuale rimborso del credito IRPEF avviene gradualmente in base alla data di invio del modello 730.
Infine, in queste settimane l’Agenzia delle entrate è al lavoro per cercare di risolvere i non pochi problemi riscontrati da alcuni contribuenti durante la compilazione del nuovo Modello 730.
Nelle ultime ore l'Agenzia delle Entrate, attraverso la rubrica FiscoOggi, ha fornito una importante precisazione in merito alle spese detraibili da parte di ogni contribuente.
Si tratta in particolare delle spese sostenute per visite presso biologi-nutrizionisti.
Pertanto, come si evince dall’ultima comunicazione dell’Agenzia delle entrate, i contribuenti potranno detrarre dall’IRPEF le spese sostenute per le visite dal nutrizionista, nel rispetto comunque di determinate condizioni.
Ebbene, i costi sostenuti per accedere alle prestazioni dei biologi nutrizionisti rientrano tra le spese sanitarie per le quali è previsto uno sconto sull’imposta IRPEF del 19%.
È infatti prevista la possibilità di detrarre gli oneri sostenuti per l’acquisto/affitto di dispositivi medici e quelli relativi alle prestazioni di natura medica.
Più analiticamente, come riportato all’interno della guida 2024 dell’Agenzia delle Entrate, si accede al beneficio senza prescrizione medica nel caso di prestazioni rese alla persona da:
- psicologi e psicoterapeuti per finalità terapeutiche;
- biologi, ivi inclusi i biologi nutrizionisti;
- le figure professionali elencate nel decreto del Ministero della sanità 29 marzo 2001, ovvero fisioterapisti e dietisti;
- ambulatori specialistici per la disassuefazione dal fumo di tabacco.
Con riferimento specifico alle spese per i nutrizionisti, le stesse sono detraibili dall'IRPEF purché siano rese direttamente alla persona. Come detto, quindi, non è necessaria la prescrizione medica; la detrazione ammonta al 19% della spesa, con una franchigia di 129,11 euro.
Ulteriore requisito per beneficiare della detrazione è il possesso, da parte del contribuente, della documentazione che attesti l’avvenuto pagamento della prestazione sanitaria in oggetto, ovvero:
- la ricevuta fiscale o la fattura rilasciata dallo specialista accreditato al SSN;
- la ricevuta relativa al ticket, se la prestazione è stata resa nell’ambito del SSN;
- se la prestazione non è resa da strutture pubbliche o private accreditate, la ricevuta del versamento bancario o postale o del pagamento effettuato tramite carta di debito o credito, nella quale sia indicata la figura professionale che ha reso la prestazione e i dettagli della prestazione sanitaria resa.