Per quanto riguarda la Certificazione Unica, ossia il modello introdotto con il D.lgs. n. 175/2014, che ha sostituito il vecchio CUD e altri modelli per lavoro autonomo e dipendente, la data da segnare sul calendario è il 16 marzo.
Tale certificazione, che va consegnata dai datori di lavoro ai lavoratori, nonché dall'INPS ai pensionati o ai titolari di altre prestazioni, entro tale data andrà altresì inviata all’Agenzia delle Entrate.
Ricordiamo che per il datore di lavoro, sostituto d’imposta, l’invio telematico del modello CU è obbligatorio.
Nella CU sono indicati:
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redditi da lavoro dipendente e assimilati sottoposti a tassazione ordinaria, separata, ritenuta alla fonte o imposta sostitutiva;
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redditi da lavoro autonomo e redditi diversi, come definiti dagli articoli 53 e 67 del TUIR;
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la somma totale delle provvigioni (rapporti di commissione, agenzia, mediazione, etc...);
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compensi e somme erogati in seguito a pignoramenti pressi terzi e procedure di esproprio;
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corrispettivi erogati per contratti di appalto;
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indennità erogate in caso di cessazione di rapporti di agenzia, funzioni notarili e attività sportive;
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ritenute d’acconto;
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le detrazioni effettuate.
L'invio della CU deve avvenire necessariamente per via telematica e la trasmissione può avvenire direttamente dal soggetto tenuto a effettuare la comunicazione oppure tramite un intermediario abilitato.
L'Agenzia delle Entrate ha specificato che il flusso telematico si compone in tal modo:
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Frontespizio, in cui sono riportate le informazioni relative al tipo di comunicazione, ai dati del sostituto, ai dati relativi al rappresentante firmatario della comunicazione, alla firma della comunicazione e all’impegno alla presentazione telematica;
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Quadro CT, in cui sono invece riportate le informazioni relative alla ricezione in via telematica dei dati relativi ai modelli 730 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate;
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Certificazione Unica 2024, in cui vengono riportati i dati fiscali e previdenziali relativi alle certificazioni lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale e alle certificazioni lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i dati fiscali relativi alle certificazioni dei redditi relativi alle locazioni brevi.
Ma vediamo insieme quali sono le novità per la CU 2024.
In primo luogo, in merito all'Assegno Unico, con la risoluzione n. 55 del 03.10.2023, l'AdE ha fornito dei chiarimenti utili a compilare tale sezione nel 2024.
In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha specificato che le informazioni vanno inserite nella sezione "Dati relativi al coniuge e ai familiari a carico", precisando che, affinché il sostituto di imposta possa riconoscere, nel rispetto delle condizioni previste, le deduzioni e detrazioni degli oneri sostenuti dal lavoratore per i familiari a carico, tale sezione della CU (“Dati relativi al coniuge e ai familiari a carico”) va compilata anche se per i familiari a carico non si è provveduto al riconoscimento della detrazione per carichi di famiglia o di oneri e spese sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico, di cui all'art. 12 del TUIR.
Le informazioni relative ai familiari a carico per i quali spettano le detrazioni sono necessarie anche ai fini della determinazione delle addizionali regionali all’Irpef, per le regioni che prevedono particolari agevolazioni correlate al carico fiscale.
Inoltre, con la predetta risoluzione, l'AdE ha evidenziato che il prospetto dei familiari a carico nella CU 2024 deve essere completato con i dati relativi anche ai figli per i quali si percepisce l’assegno unico, anche al fine di consentire all’Agenzia di predisporre correttamente la dichiarazione dei redditi precompilata.
Ebbene, se queste sono le indicazioni fornite ad ottobre 2023, va in realtà precisato che, in seguito ai rilievi del Presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, l’AdE ha intrapreso una interlocuzione con l’INPS, al fine di acquisire i dati inerenti i figli a carico e l’Assegno Unico direttamente da tale ente. Di conseguenza, sarà facoltativo per i datori di lavoro completare o meno il quadro CU relativo ai familiari a carico con i dati dei percettori dell’Assegno Unico.
Altra novità relativa alla Certificazione Unica riguarda i lavoratori sportivi, in seguito alle modifiche intervenute con la riforma in materia.
In particolare, al riguardo, vi sono stati decreti attuativi della Legge n. 86/2019 (legge delega di riforma dello sport), a cui è seguito il Decreto Legislativo n. 120/2023, correttivo di tali decreti attuativi.
In particolare, per quel che interessa la CU, le nuove regole sono entrate in vigore a partire dal 1° luglio 2023, con la conseguenza che i compensi percepiti dai lavoratori dello sport fino al 30 giugno 2023 sono considerati "redditi diversi", mentre quelli percepiti dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 sono invece considerati "redditi da lavoro dipendente e assimilati".
Quindi, per i redditi percepiti a partire dal 1° luglio 2023 vanno applicate anche le deduzioni e detrazioni previste per tale tipologia di compensi, pro quota.
Non sono invece previste detrazioni per i "redditi diversi" percepiti dal 01.01.2023 al 30.06.2023.
Per quanto riguarda invece la Certificazione Unica per i soggetti che hanno aderito al regime forfettario o altri regimi fiscali di vantaggio, l'art 3 del Decreto Semplificazioni fiscali ha disposto l’eliminazione dell’obbligo della Certificazione unica per tale categoria.
Attenzione, però, perché ciò entrerà in vigore a partire dall’anno di imposta 2024.
Di conseguenza, occorrerà ancora la CU per quanto riguarda l'anno di imposta 2023.