A partire da tale data, infatti, sarà possibile rateizzare, con una semplice richiesta alla quale non dev’essere allegata alcuna documentazione, fino a 120.000 euro (il limite si applica ad ogni singola domanda) in un arco temporale di massimo 7 anni (84 rate mensili). Questa modifica offre una maggiore flessibilità rispetto all'anno precedente, in cui la rateizzazione senza documentazione era limitata a 72 rate.
Le nuove opzioni di rateizzazione
Le nuove disposizioni prevedono:
- 84 rate (7 anni) per le domande presentate nel 2025 e nel 2026;
- 96 rate (8 anni) per le domande presentate nel 2027 e nel 2028;
- 108 rate (9 anni) per le domande presentate a partire dal 2029.
I contribuenti, inoltre, potranno prendere visione di tutte le cartelle e degli avvisi rateizzabili, decidere il numero di rate (fino a un massimo di 84) e inviare la relativa richiesta. Dopodiché, essi riceveranno immediatamente, sulla propria casella di posta elettronica, la risposta dell’Agenzia, con allegati il provvedimento di accoglimento, il piano e i moduli di pagamento.
I contribuenti possono presentare la domanda anche compilando il nuovo modello RS, da inviare tramite Pec o da consegnare agli sportelli di AdeR. Per agevolare ulteriormente i contribuenti, sul modello RS è stato inserito un QR code che rimanda all'area riservata per accedere al servizio “Rateizza adesso”.
Rateizzazione in 10 anni e simulatore online
Quanto invece all’accesso alla rateizzazione decennale, esso è subordinato ad alcune condizioni. Infatti, secondo il vademecum di AdE, per ottenere un numero di rate compreso tra 85 e 120 (pari a 10 anni), il contribuente deve provare di trovarsi in una condizione di temporanea obiettiva difficoltà economico-finanziaria. Tale condizione dev’essere riscontrata in base ai nuovi criteri stabiliti dal Decreto del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2024.
Anche le richieste di dilazione per importi superiori a 120.000 euro devono essere documentate e possono essere concesse fino a un massimo di 120 rate (10 anni). È bene precisare che la quantità di rate non è fissa, ma dipende dall’esito della valutazione della documentazione presentata per attestare la temporanea difficoltà economica.
Per semplificare il processo per i contribuenti, AdeR ha approntato, sul proprio portale online, un simulatore, attraverso il quale è possibile effettuare un calcolo del numero massimo di rate concedibili e l'importo approssimativo delle stesse.
I contribuenti persone fisiche o titolari di ditte individuali in regime fiscale semplificato devono allegare al modello di rateizzazione RDF la documentazione inerente all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) del proprio nucleo familiare.
Se il richiedente è un soggetto diverso dalle persone fisiche o dai titolari di ditte individuali in regime fiscale semplificato, deve presentare il modello RDG con la documentazione contabile necessaria per dimostrare la condizione di temporanea difficoltà economica (determinata dall'indice di liquidità) e il numero di rate concedibili (in base al valore dell'indice Alfa).
I condomini devono, invece, allegare al modello RDG la documentazione contabile necessaria per determinare il valore dell'indice Beta, mentre le Pubbliche Amministrazioni (sempre con il modello RDG) devono dichiarare la mancanza di liquidità.
Proroga della raitezzazione
È, infine, prevista la possibilità di ottenere una proroga. Infatti, qualora il contribuente dimostri il verificarsi di un peggioramento della condizione di obiettiva difficoltà economica a seguito dell'approvazione della prima rateizzazione, AdeR può concedere una proroga. A tale scopo, il contribuente deve compilare il modello RDP, allegando la documentazione richiesta.