Negli ultimi anni, il legislatore ha introdotto diverse misure volte a garantire un maggiore equilibrio fiscale e a vantaggio dei contribuenti meno abbienti. Tra queste, il Bonus TARI 2025 rappresenta un’agevolazione di rilievo, consentendo una riduzione dell’imposta sui rifiuti per le famiglie a basso reddito. La misura trova fondamento nel D.P.C.M. n. 24/2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 marzo 2025, che ha disciplinato i criteri di accesso e le modalità di fruizione del beneficio ed entrerà in vigore a partire dal 28 marzo 2025.
La tassa sui rifiuti (TARI) è disciplinata dal D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, successivamente integrato dalla Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di Stabilità 2014), che ha ridefinito il sistema tributario in materia di gestione dei rifiuti urbani. L’art. 1, comma 639, della Legge di Stabilità del 2014 ha introdotto la TARI nell’ambito della IUC (Imposta Unica Comunale), conferendo ai Comuni il potere di adottare misure agevolative per particolari categorie di soggetti, tra cui le famiglie con basso reddito.
In tale contesto si inserisce il D.P.C.M. n. 24/2025, che ha definito criteri omogenei a livello nazionale per garantire un’applicazione equa del bonus TARI.
Il decreto in esame stabilisce che possono accedere al bonus i nuclei familiari che siano in possesso dei seguenti requisiti:
La tassa sui rifiuti (TARI) è disciplinata dal D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, successivamente integrato dalla Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di Stabilità 2014), che ha ridefinito il sistema tributario in materia di gestione dei rifiuti urbani. L’art. 1, comma 639, della Legge di Stabilità del 2014 ha introdotto la TARI nell’ambito della IUC (Imposta Unica Comunale), conferendo ai Comuni il potere di adottare misure agevolative per particolari categorie di soggetti, tra cui le famiglie con basso reddito.
In tale contesto si inserisce il D.P.C.M. n. 24/2025, che ha definito criteri omogenei a livello nazionale per garantire un’applicazione equa del bonus TARI.
Il decreto in esame stabilisce che possono accedere al bonus i nuclei familiari che siano in possesso dei seguenti requisiti:
- ISEE inferiore alla soglia minima stabilita dal Governo, pari a 9.530 euro annui (elevato a 20.000 euro per i nuclei con almeno quattro figli a carico);
- il richiedente deve essere il titolare dell'utenza TARI per cui intende richiedere il beneficio, e deve essere residente stabilmente nell'immobile a cui tale utenza è collegata;
- regolarità nei pagamenti pregressi: salvo comprovate situazioni di disagio economico, il contribuente deve risultare in regola con il pagamento della TARI negli anni precedenti.
Un aspetto importante del recente provvedimento del Governo riguarda l’esclusione, per i nuclei familiari di cui fanno parte persone con disabilità o non autosufficienti, di trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari dal calcolo del reddito ai fini ISEE. Questa misura mira a evitare che tali emolumenti penalizzino i soggetti più fragili nell’accesso alle agevolazioni fiscali.
A differenza del passato, in cui il contribuente doveva presentare apposita istanza presso il Comune di residenza, il nuovo bonus sulla TARI opererà in automatico per gli aventi diritto, sulla base della presentazione di un ISEE con DSU aggiornata. Il taglio automatico del 25% riguarderà solo i nuclei familiari con ISEE inferiore a 9.350 euro, mentre per le famiglie con almeno quattro figli a carico, la soglia sarà elevata a 20.000 euro.
Per attuare tale meccanismo, però, manca solo un ultimo passaggio: l'approvazione del provvedimento da parte dell'Autorità per l'energia (Arera), in accordo con il Garante della privacy, che dovrà definire le modalità di trasmissione dei dati dall'INPS ai Comuni.
A differenza del passato, in cui il contribuente doveva presentare apposita istanza presso il Comune di residenza, il nuovo bonus sulla TARI opererà in automatico per gli aventi diritto, sulla base della presentazione di un ISEE con DSU aggiornata. Il taglio automatico del 25% riguarderà solo i nuclei familiari con ISEE inferiore a 9.350 euro, mentre per le famiglie con almeno quattro figli a carico, la soglia sarà elevata a 20.000 euro.
Per attuare tale meccanismo, però, manca solo un ultimo passaggio: l'approvazione del provvedimento da parte dell'Autorità per l'energia (Arera), in accordo con il Garante della privacy, che dovrà definire le modalità di trasmissione dei dati dall'INPS ai Comuni.
Il Bonus TARI 2025 si configura come una misura fiscale di sostegno per le famiglie meno abbienti, garantendo una riduzione del 25% dell’imposta sui rifiuti. Il D.P.C.M. n. 24/2025 ha introdotto criteri uniformi a livello nazionale per garantire, a tutti i soggetti in possesso dei requisiti necessari, di ottenere lo stesso trattamento contributivo.