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Bonus edilizi 2024, cambia tutto per l'accesso agli incentivi, non saranno più accessibili a tutti: novità dal Mef

Bonus edilizi 2024, cambia tutto per l'accesso agli incentivi, non saranno più accessibili a tutti: novità dal Mef
Agevolazioni fiscali in edilizia: cosa cambia per il futuro?
Il 16 aprile si è svolta, presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato, un'audizione in relazione all'esame del disegno di legge n. 1092, di conversione del d.l n. 39/2024, dedicato a misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali e altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all'amministrazione finanziaria.

In particolare, si è discusso dei tanti dibattuti bonus edilizi, che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi tempi, e che andranno inevitabilmente incontro ad una riforma, anche in virtù delle normative europee in materia. Inoltre, proprio in merito ai bonus edilizi, nel corso del proprio intervento alla predetta audizione, il Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha reso noto che sono state individuate truffe per circa 15 miliardi di euro.

Ma quindi cosa dobbiamo aspettarci per il futuro dei bonus casa?
Pare che vi sarà uno stop all'accesso automatico a tali agevolazioni, e che quindi la possibilità di ottenere i predetti bonus sarà necessariamente limitata.
Difatti, l'attuale sistema delle agevolazioni fiscali edilizie prevede, essenzialmente, la possibilità di accedervi senza che vi sia un controllo preventivo da parte del Fisco, sostanzialmente poco praticabile con il sistema dei crediti d’imposta in dichiarazione.

I progetti di riforma sembrano orientarsi verso la previsione di contributi a fondo perduto. In particolare, il Direttore Generale delle Finanze, Giovanni Spalletta, ha evidenziato che appare raccomandabile, ad oggi, la trasformazione dei crediti di imposta in contributi diretti di spesa, soggetti a procedure di autorizzazione preventiva per l'accesso ai benefici. E ciò con il duplice obiettivo di fornire informazioni preventive di monitoraggio della spesa all’amministrazione competente e di acquisire tempestivamente i dati sull’andamento degli effetti delle medesime misure sotto i profili di impatto sulla finanza pubblica.
Difatti, dall'audizione emerge il rilievo che le misure agevolative automatiche, senza una preventiva autorizzazione, non risultano ormai più compatibili col nuovo quadro di finanza pubblica, a seguito delle nuove regole di governance economica europea.

Diversi gli obiettivi della riforma: se, da un lato, la previsione di misure più stringenti per fruire delle agevolazioni permette di evitare abusi, dall'altro consente, al contempo, delle migliorie in termini di monitoraggio della spesa e acquisizione di informazioni sull'andamento delle misure, anche in termini di impatto futuro.
Da un lato, quindi, si va verso lo stop ad aliquote eccessivamente generose e massimali di spesa troppo elevati, prevedendosi allo stesso tempo un sistema che trasformerà il mondo dei bonus edilizi, con contributi e agevolazioni a fondo perduto su parte dei costi da sostenere per riqualificare le abitazioni.
Sembra quindi che, nel prossimo futuro, sarà necessario presentare apposita domanda per l'ottenimento dei bonus casa. Non ci resta che attendere le novità in materia.


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