Nell'ottica di recuperare il patrimonio edilizio nazionale, il d.l. 63/2013 ha predisposto un bonus casa a favore di chi acquista un immobile ristrutturato.
Tale bonus casa, che può arrivare fino a 48.000 euro, prevede infatti una detrazione del 50% sull'acquisto degli immobili.
La detrazione riguarda una spesa massima di 96.000 €, prevista solo a favore di coloro che acquistano una casa interamente ristrutturata da un'impresa di costruzioni o da una cooperativa edilizia.
Entriamo più nel dettaglio e vediamo quali sono le condizioni richieste dalla normativa per accedere al bonus casa.
Il d.l. 63/2013, all’art. 16, co. 1 prevede, ai fini del recupero del patrimonio edilizio nazionale, una detrazione del 50% nel caso in cui si acquisti un immobile ristrutturato.
È prevista però una condizione, ovvero tutto il fabbricato dev'essere ristrutturato. Non è quindi sufficiente una ristrutturazione circoscritta al solo immobile acquistato, in quanto la normativa richiede che la ristrutturazione interessi l'intero fabbricato in cui l'immobile è collocato.
Inoltre, l'impresa incaricata dei lavori di ristrutturazione deve aver provveduto a:
- alienare l’immobile entro 6 mesi dalla fine dei lavori;
- assegnare l’unità immobiliare entro 6 mesi dal termine dei lavori.
Le modalità di calcolo della detrazione del 50% sono le seguenti.
Per i soli lavori di ristrutturazione, la normativa prevede una detrazione del 50% della spesa sostenuta, sempre nel limite di 96.000 euro.
Diverso è il calcolo per chi acquista una casa ristrutturata. In questi casi infatti la detrazione viene calcolata forfettariamente, per un ammontare pari al 50% del 25% del prezzo di acquisto o di assegnazione dell’immobile, sempre nel limite massimo di 96.000 euro.
Facciamo quindi un esempio concreto per comprendere meglio come funziona il beneficio fiscale. Se si acquista un appartamento in un edificio completamente ristrutturato per un costo di 300.000 euro, come si calcola la detrazione?
Prima di tutto, si determina il 25% del prezzo di acquisto, che ammonta a 75.000 euro. Su questo importo, si applica una detrazione del 25%, ovvero 18.750 euro, che possono essere recuperati in dieci quote annuali di pari importo.
Consideriamo un altro esempio: si acquista un appartamento in un edificio completamente ristrutturato per 480.000 euro. Il 25% di tale importo è 120.000 euro. Tuttavia, poiché l'importo ottenuto supera il limite massimo previsto per il beneficio (30.000 euro), si applica la detrazione massima possibile di 30.000 euro.
L'ottenimento del beneficio è, inoltre, subordinato al possesso e all'esibizione di una serie di documenti.
In primo luogo, non è necessario che l'acquisto dell'immobile avvenga tramite bonifico.
Tuttavia, il richiedente dev'essere in possesso dell'atto di acquisto o assegnazione dell'immobile e inoltre, come già detto, l'acquisto o l'assegnazione dell'immobile dev'essere effettuata nel termine di 6 mesi a fine di lavori.
Quindi, è opportuno che il soggetto acquirente ottenga dall'impresa che ha effettuato i lavori di ristrutturazione una dichiarazione in cui si attesti il possesso dei requisiti richiesti.
Rivediamo quindi brevemente quali sono i requisiti necessari per ottenere la detrazione del 50% (fino ad un massimo di 96.000 euro), per l'acquisto di un immobile ristrutturato:
- la ristrutturazione deve riguardare l’intero fabbricato;
- gli interventi devono avere ad oggetto il restauro e il risanamento a scopo conservativo o la ristrutturazione;
- l’immobile deve essere alienato o assegnato dall’impresa costruttrice entro 6 mesi dal termine dei lavori;
- non è necessario che tutte le unità immobiliari siano vendute o cedute;
- sull’atto di acquisto o assegnazione deve risultare che le condizioni per avere diritto alla detrazione siano rispettate;
- in mancanza del predetto requisito, è necessaria una dichiarazione dell’impresa di costruzioni che attesti la sussistenza dei requisiti;
- nell’agevolazione rientrano solo gli immobili residenziali.