La platea beneficiaria dell’Assegno di inclusione (Adi) sta per essere ampliata grazie a un emendamento proposto dai principali partiti di Governo. Le principali modifiche riguardano i requisiti economici per accedere all’assegno, come il reddito e l’ISEE.
Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi Moderati promettono di portare un aiuto concreto a molte famiglie che rischiavano di essere escluse.
Nuove soglie ISEE e reddito familiare: chi ne beneficerà
Il principale obiettivo di questo cambiamento è rendere l'Assegno di inclusione più accessibile. Le principali novità sui requisiti riguardano:
- l’ISEE massimo, che aumenterà da 9.360 a 10.140 euro, permettendo a più famiglie con redditi limitati di rientrare nei criteri;
- il reddito familiare massimo, che salirà da 6.000 a 6.500 euro. Per i nuclei familiari con anziani o disabili, il tetto sarà più alto: da 7.560 a 8.190 euro.
Queste modifiche favoriranno quelle famiglie che, per un margine ristretto, erano rimaste fuori dalla precedente impostazione.
L'importo e la durata dell'assegno
Nel 2025, la spesa per l’estensione dell'Assegno di Inclusione sarà di circa 5,88 miliardi di euro. Nel lungo periodo, la cifra continuerà a crescere, con previsioni che parlano di quasi 6 miliardi nel 2027 e 2028.
L'importo dell'assegno resta invariato, ma la sua durata subisce una piccola modifica. A partire dal 2025, infatti, l'Adi sarà erogato per 11 mesi anziché 12. Il cambiamento è legato alla pausa tra una mensilità e l'altra stabilita dal governo Meloni.
Chi può richiedere l'Assegno di inclusione?
Restano immutati i requisiti generali per poter beneficiare dell'Assegno di inclusione. L’assegno è destinato alle famiglie che si trovano in difficoltà economica e in cui siano presenti persone con determinate caratteristiche, come disabili, minorenni o persone di età superiore ai 60 anni.
I richiedenti devono soddisfare alcuni requisiti specifici:
- Cittadinanza: devono essere cittadini italiani, cittadini UE o familiari di cittadini UE con permesso di soggiorno, cittadini non europei con permesso di soggiorno Ue di lungo periodo, titolari di protezione internazionale o apolidi.
- Patrimonio: non devono possedere auto immatricolate negli ultimi tre anni (eccetto veicoli per disabili), né navi o imbarcazioni da diporto.
- Condizione lavorativa: vengono esclusi coloro che abbiano rassegnato le dimissioni dal lavoro senza giusta causa.
Supporto alla Formazione e al Lavoro
Un altro importante cambiamento riguarda il Supporto per la Formazione e il reinserimento lavorativo. In linea con la politica del governo Meloni di incentivare il ritorno al lavoro piuttosto che erogare bonus senza condizioni, l'Assegno di Inclusione diventa uno strumento di incentivazione per percorsi formativi.
Per accedere a questi incentivi, l'ISEE massimo per il supporto alla formazione sarà alzato da 6.000 a 10.140 euro. L’indennità di partecipazione salirà da 350 a 500 euro.
La partecipazione ai corsi di formazione potrà essere prorogata per un altro anno, sempre che il lavoratore accetti di seguire un programma formativo.
Nel 2025, il fondo destinato a queste iniziative sarà di 711 milioni di euro, con un ulteriore incremento di 700 milioni per il fondo che copre anche gli ammortizzatori sociali.