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Addio Redditometro, parte il concordato preventivo 2024-2025: al via la piattaforma per accordarsi sulle tasse da pagare

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Addio Redditometro, parte il concordato preventivo 2024-2025: al via la piattaforma per accordarsi sulle tasse da pagare
Il 15 giugno è stato rilasciato il software di calcolo delle proposte per i soli soggetti ISA; a metà luglio sarà disponibile anche per il regime forfettario
La marcia del nuovo concordato preventivo biennale non si ferma nemmeno durante il week-end: nel pomeriggio di sabato 15 giugno è diventato disponibile il software di calcolo delle proposte, sebbene solo per i soggetti ISA. L'amministrazione finanziaria, infatti, ha rilasciato i programmi informatici previsti dall’art. 8 del d.lgs. n. 13/2024, ma esclusivamente per i contribuenti soggetti agli indicatori sintetici di affidabilità fiscale.

Invece, per quanto riguarda i contribuenti in regime forfettario, il software di calcolo sarà disponibile a metà luglio. La data di rilascio tiene conto dell’approvazione delle proposte di modifica al nuovo concordato preventivo, che dovranno essere approvate nel Consiglio dei Ministri del 20 giugno 2024.
È inoltre prevista la pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, del decreto ministeriale di accompagnamento al software. Il decreto illustrerà le metodologie di elaborazione e calcolo delle proposte di concordato per i redditi d’impresa e lavoro autonomo, oltre che per il valore della produzione netta per il calcolo dell’Irap.

Per ora, quindi, la versione aggiornata del software di calcolo "Il tuo ISA 2024" è disponibile al download per i soli contribuenti soggetti agli ISA. Il nuovo foglio di calcolo consentirà di determinare, oltre alle solite valutazioni fiscali, anche la proposta di concordato preventivo biennale per gli anni 2024 e 2025.
Ogni contribuente è tenuto a compilare integralmente il modello ISA applicabile al periodo d’imposta 2023. Dopodiché, riceverà le proposte di redditi d’impresa o di lavoro autonomo e del valore della produzione netta per il 2024-2025.

Oltre alla compilazione del modello ISA, i contribuenti dovranno compilare anche il nuovo quadro CPB. Esso, secondo le indicazioni utili alla sua compilazione, costituisce un elemento essenziale dei modelli per la comunicazione dei dati. In particolare, il suo impiego è finalizzato alla raccolta di dati utili per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale e viene utilizzato per dichiarare i dati rilevanti per il calcolo della proposta di CPB per i periodi d’imposta 2024 e 2025.
Il modello CPB è destinato ai soggetti che applicano gli ISA e che intendono accettare la proposta di concordato.

Particolarmente elevato è il numero di contribuenti pronti a compilare i modelli ISA e che riceveranno le proposte di concordato. Infatti, secondo alcuni dati messi a disposizione dal Dipartimento delle finanze, si parla di circa 2,7 milioni di soggetti per l’anno 2022, con un incremento del 13% rispetto al 2021.
L’accesso alle proposte di concordato preventivo è subordinato alla compilazione dei quadri del modello Redditi 2024 relativi ai redditi d’impresa o di lavoro autonomo e, nei casi in cui ne è dovuto il versamento, anche all’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).
Dal momento in cui ciascun contribuente riceve le proposte di concordato, è previsto un termine fino al 15 ottobre per valutarle ed eventualmente accettarle. Tuttavia, è possibile che il termine sia prorogato fino al 31 ottobre ad opera del decreto correttivo.

I contribuenti, però, dovranno decidere come agire quanto alla determinazione e al versamento del primo acconto per il 2024, la cui scadenza è fissata al 31 luglio, senza la maggiorazione dello 0,40%.
Allo stato, se non dovessero esserci modifiche, la scelta migliore, per evitare perdite di tempo e, al contempo, ridurre il rischio di sanzioni, dovrebbe essere quella di pagare il primo acconto, senza maggiorazione, entro il detto termine del 31 luglio: il relativo ammontare sarà calcolato sulla base dei dati storici del 2023. Eventuali ricalcoli dovranno, invece, essere rinviati al momento della determinazione del secondo acconto, il cui termine di pagamento scade a novembre 2024.
Se il contribuente decide di accettare le proposte di concordato, a novembre si procederà al ricalcolo dell’intero acconto dovuto per il 2024, deducendo quanto già versato come prima rata.


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