A tutti sarà capitato almeno una volta nella vita di aver bisogno di un wc fuori casa e di doversi infilare nel primo bar a portata di mano. Ma vi siete mai chiesti se si può usare il bagno di un locale pubblico senza consumare?
Facciamola breve: la risposta è no. Il bagno dei locali pubblici è riservato a chi consuma e cioè al cliente.
Ma procediamo con ordine e vediamo quali sono le regole in materia.
I bar rientrano nella categoria dei locali pubblici e sono perciò obbligati a dotarsi di un bagno a norma e funzionante. In caso contrario il gestore dell'esercizio sarà sanzionabile.
Non vuol dire però che tutti possano usufruirne.
Lo ha precisato la sentenza del TAR Toscana, n. 691 del 18/2/2010, risultato di un ricorso contro la Delibera del Consiglio Comunale di Firenze n. 69 del 24 luglio 2007, che imponeva ai pubblici esercizi di far usare il bagno a chiunque lo richiedesse. La sentenza del TAR Toscana stabilisce che “L’uso del bagno nei pubblici esercizi è un servizio privato fornito ai clienti e non un servizio pubblico a disposizione dei passanti”.
Il cliente, da parte sua, ha diritto all’utilizzo del bagno del locale e il gestore non può rifiutarsi, se non in presenza di un giustificato motivo. In caso contrario il consumatore potrà rivolgersi all'autorità di pubblica sicurezza che provvederà a sanzionare il detentore del pubblico esercizio.
L'art. 187 del regolamento per l'esecuzione del T.U.L.P.S. stabilisce, infatti, che gli esercenti non possono senza un legittimo motivo rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo.